PAOLO (PIEVE DI S.), A VENDASO

nella Val di Magra.

– Pieve antica nella Comunità Giurisdizione e 3 miglia toscane a grecale di Fivizzano, Diocesi di Pontremoli, già di Luni-Sarzana, Compartimento di Pisa.
Risiede nel fianco meridionale dello sprone che scende dall'Appennino di Mommio fra le sorgenti del Rosaro e quelle del torrente Mommio, presso la strada militare modenese che gli passa sotto a ponente.
La pieve di S. Paolo a Vendaso è fra le più antiche chiese battesimali della diocesi di Luni, mentre essa fu rammentata in un breve spedito da Eugenio III nel novembre del 1149, e confermato nel 1202 dal Pontefice Innocenzo III ai vescovi di Luni, nei quali brevi si qualifica questa pieve col solo titolo di S. Paolo, e cui erano soggette le cappelle di S. Maria a Pognana, di S.
Margherita della Verrucola e di S. Michele a Sassalbo. – Vedere l’Articolo FIVIZZANO.
La chiesa plebana di S. Paolo a Vendaso è di costruzione del sec. XII o XIII, tutta di pietra arenaria squadrata con tribuna. È a tre navale con 4 archi per parte posanti sopra colonne di macigno simile a quello delle pareti, con capitelli rozzamente intagliati a fogliami e animali, fra i quali in due sopra le colonne più vicine alla porta d’ingresso sono raffigurati gli emblemi de’quattro evangelisti. – Nella parete in fondo alla navata destra H dell'altare di mezzo è murata una pietra in cui fu scolpito un capriccioso emblema rappresentante un serpente attortigliato che tiene in bocca afferrata per il dito medio una mano d’uomo aperta.
La pieve suddetta aveva sotto di sé dici chiese parrocchiali, cioè: 1. Verrucola, S. Margherita; 2.
Pognana S. Maria, attualmente staccata dalla sua antica maatrice; 3. Sassalbo, S. Michele; 4. Arlia, S. Pietro; 5.
Bottignana , S. Bartolommeo; 6. Collegnano , S. Caterina; 7. Cotto, S. Jacopo; 8. Mommio, S Martino; 9. Po’, S.
Matteo; 10. Turano, S. Francesco.
La pieve di S. Paolo a Vendaso nel 1833 noverava 249 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 54.