PAPIANO
nel Val d’Arno casentinese.
– Villaggio che fu capoluogo della contea d'Urbech, la cui chiesa parrocchiale di S. Stefano, già detto a Tuleto, fu riunita all’altra parrocchia di S. Cristina di Papiano, nel piviere di Stia, Comunità Giurisdizione e due miglia toscane a settentrione di Pratovecchio, Diocesi di Fiesole, Compartimento di Arezzo.
Risiede in costa sulle estreme pendici meridionali del monte di Falterona alla destra del torrente Staggia presso dove confluisce il torrente Oja.
Ebbe signoria in Papiano un ramo dei CC. Guidi di Modigliana, confermata loro con privilegii degl’imperatori Arrigo VI e Federigo II.
Attualmente Papiano è noto per varii edifizii di cartiere, i cui pistoni sono mossi dalle acque del torrente Staggia. – Vedere PALAGIO, URBECH E STIA.
La chiesa prioria di S. Cristina a Papiano trovasi registrata nel catalogo della Diocesi di Fiesole del 1299. Essa fu riedificata nel 1432 tutta di pietra lavorata; restaurata nel 1683, dopo che alla medesima fino dal 1589 era stata unita la cura di S. Stefano a Urbech, ossia a Tuleto.
Questa parrocchia nel 1551 contava 376 abitanti, nel 1745 ne noverava 761, e nel 1833 aveva 822 abitanti.
Risiede in costa sulle estreme pendici meridionali del monte di Falterona alla destra del torrente Staggia presso dove confluisce il torrente Oja.
Ebbe signoria in Papiano un ramo dei CC. Guidi di Modigliana, confermata loro con privilegii degl’imperatori Arrigo VI e Federigo II.
Attualmente Papiano è noto per varii edifizii di cartiere, i cui pistoni sono mossi dalle acque del torrente Staggia. – Vedere PALAGIO, URBECH E STIA.
La chiesa prioria di S. Cristina a Papiano trovasi registrata nel catalogo della Diocesi di Fiesole del 1299. Essa fu riedificata nel 1432 tutta di pietra lavorata; restaurata nel 1683, dopo che alla medesima fino dal 1589 era stata unita la cura di S. Stefano a Urbech, ossia a Tuleto.
Questa parrocchia nel 1551 contava 376 abitanti, nel 1745 ne noverava 761, e nel 1833 aveva 822 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 57.
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