PILLI (CANONICA A)
in Val di Merse.
– Chiesa plebana (S. Bartolommeo) con l’annesso di S. Maria a Pilli, e borgata spicciolata nella vicaria foranea di Barontoli, Comunità Giurisdizione e circa miglia toscane quattro a scirocco di Sovicille, Diocesi e Compartimento di Siena.
Risiede sull’altipiano delle colline cretose che dirigonsi dalla Costa al Pino verso Bagnaja fra il torrente Scerpenna che scorre a ponente nella Merse e il borro Fogna tributario mediante il torrente Sorra dell’Arbia. – Trovasi sul bivio della strada di Rosia e quella regia grossetana.
Fu costà presso, nel luogo appellato Cavaglioni, eretto sulla fine del secolo XIV un fortilizio, devastato dai soldati imperiali durante l’ultimo assedio di Siena.
Attualmente non è restato che il nome di Castello alla grandiosa villa di Cavaglioni della nobil famiglia d’Elci di Siena patrona della pieve di S. Bartolommeo a Pilli; a spese della quale la chiesa medesima e stata con magnificenza nel 1824 sul disegno dell’architetto sanese Fantastici riedificata, dove poi dipinse alcuni affreschi il Castelletti da Panicale di Perugia.
Fra gli antichi quadri che ivi si conservano, quello della Madonna del Rosario ha la precedenza fra tutti, essendo opera del Mecherino. Il quadro della Crocifissione è del Folli, la Flagellazione fatta nel 1617 da Gio. Paolo Pisani.
Nel 1815 fu eretta una graziosa cappella quasi di contro all’abolita confraternita di S. Rocco dove esisteva un buon affresco del Cav. Nasini.
Era compresa in questo popolo la villa di Bucciano, come apparisce da un istrumento del 28 luglio 1241 fatto presso S. Maria a Pilli in luogo detto Bucciano e in Cavallioni . – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte delle Trafisse di Siena.) La Canonica di S. Bartolommeo a Pilli nel 1833 noverava 617 abitanti.
Risiede sull’altipiano delle colline cretose che dirigonsi dalla Costa al Pino verso Bagnaja fra il torrente Scerpenna che scorre a ponente nella Merse e il borro Fogna tributario mediante il torrente Sorra dell’Arbia. – Trovasi sul bivio della strada di Rosia e quella regia grossetana.
Fu costà presso, nel luogo appellato Cavaglioni, eretto sulla fine del secolo XIV un fortilizio, devastato dai soldati imperiali durante l’ultimo assedio di Siena.
Attualmente non è restato che il nome di Castello alla grandiosa villa di Cavaglioni della nobil famiglia d’Elci di Siena patrona della pieve di S. Bartolommeo a Pilli; a spese della quale la chiesa medesima e stata con magnificenza nel 1824 sul disegno dell’architetto sanese Fantastici riedificata, dove poi dipinse alcuni affreschi il Castelletti da Panicale di Perugia.
Fra gli antichi quadri che ivi si conservano, quello della Madonna del Rosario ha la precedenza fra tutti, essendo opera del Mecherino. Il quadro della Crocifissione è del Folli, la Flagellazione fatta nel 1617 da Gio. Paolo Pisani.
Nel 1815 fu eretta una graziosa cappella quasi di contro all’abolita confraternita di S. Rocco dove esisteva un buon affresco del Cav. Nasini.
Era compresa in questo popolo la villa di Bucciano, come apparisce da un istrumento del 28 luglio 1241 fatto presso S. Maria a Pilli in luogo detto Bucciano e in Cavallioni . – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte delle Trafisse di Siena.) La Canonica di S. Bartolommeo a Pilli nel 1833 noverava 617 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 263.
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