PIMONTE, PIEMONTE o POMONTE (S REPARATA A)
in Val di Sieve.
– Pieve antica con castellare nella Comunità Giurisdizione e quasi 4 miglia toscane a libeccio di Barberino di Mugello, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Risiede sul fianco orientale, quasi alla base del monte della Calvana sulla destra del fiume Sieve, ma in un risalto isolato di collina, dentro a un diruto cerchio di mura castellane, già appellato di Monte Bujano. – Vedere MONTE BUJANO.
Una delle rimembranze più vetuste di questa pieve è registrata nel libro del Bullettone dell’arcivescovado fior.
sotto il dì 2 aprile 1106 quando il vescovo Giovanni affittò i beni e le decime della Pieve di Pomonte.
Fino dal secolo XIII questa chiesa, oltre ad essere di padronato della mensa fiorentina, aveva i suoi canonici o cappellani. Della nomina fatta nel 1029 di uno di questi ci dà notizia il Brocchi nella sua Descrizione del Mugello : e di un altro canonicato conferito nel 25 maggio 1299 dal vescovo Francesco Monaldeschi da Bagnorea si trova menzione nelle memorie inedite del rettore dell’Ogna esistenti nella biblioteca del Seminario fior.
Nel declinare del secol XV il padronato della pieve di Pimonte per concessione del Pontefice Sisto IV fu dato alla famiglia Giugni di Firenze per avere restaurata e corredata quella chiesa. – In seguito vi acquistarono una voce anche i Capitani di Parte Guelfa per quelle che spettava a Galcotto di Luigi Giugni ribelle della Rep.
Fior. Infatti si mantiene tuttora nella casa Giugni il giuspadronato di cotesta battesimale e della chiesa di S.
Lorenzo a Bovecchio unica parrocchia che gli resta soggetta. I popoli di altre due chiese parrocchiali, cioè, di S. Maria a Monte Bujano, e di S. Martino a Citorniano, stati sono da lunga mano a quello della pieve riuniti.
La pieve di S. Reparata a Pimonte nel 1833 contava 265 abitanti.
Risiede sul fianco orientale, quasi alla base del monte della Calvana sulla destra del fiume Sieve, ma in un risalto isolato di collina, dentro a un diruto cerchio di mura castellane, già appellato di Monte Bujano. – Vedere MONTE BUJANO.
Una delle rimembranze più vetuste di questa pieve è registrata nel libro del Bullettone dell’arcivescovado fior.
sotto il dì 2 aprile 1106 quando il vescovo Giovanni affittò i beni e le decime della Pieve di Pomonte.
Fino dal secolo XIII questa chiesa, oltre ad essere di padronato della mensa fiorentina, aveva i suoi canonici o cappellani. Della nomina fatta nel 1029 di uno di questi ci dà notizia il Brocchi nella sua Descrizione del Mugello : e di un altro canonicato conferito nel 25 maggio 1299 dal vescovo Francesco Monaldeschi da Bagnorea si trova menzione nelle memorie inedite del rettore dell’Ogna esistenti nella biblioteca del Seminario fior.
Nel declinare del secol XV il padronato della pieve di Pimonte per concessione del Pontefice Sisto IV fu dato alla famiglia Giugni di Firenze per avere restaurata e corredata quella chiesa. – In seguito vi acquistarono una voce anche i Capitani di Parte Guelfa per quelle che spettava a Galcotto di Luigi Giugni ribelle della Rep.
Fior. Infatti si mantiene tuttora nella casa Giugni il giuspadronato di cotesta battesimale e della chiesa di S.
Lorenzo a Bovecchio unica parrocchia che gli resta soggetta. I popoli di altre due chiese parrocchiali, cioè, di S. Maria a Monte Bujano, e di S. Martino a Citorniano, stati sono da lunga mano a quello della pieve riuniti.
La pieve di S. Reparata a Pimonte nel 1833 contava 265 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 265.
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