POCAJA
nella Valle Tiberina.
– Contrada che diede il nome a due parrocchie, S. Agata a Pocaja, soppressa, e S.
Biagio a Pocaja, esistente, nel piviere, Comunità e appena un miglio a ponente di Monterchi, Giurisdizione di Lippiano, Diocesi di Sansepolcro, già di Città di Castello, Compartimento di Firenze. Risiede in pianura fra la strada rotabile che guida a Monterchi, e quella regia che da S.
Sepolcro passando per Urbania conduce a Rimini.
II popolo di S. Agata in Pocaja fu annesso a quello di S.
Angelo a Padonchia, mentre al parroco di S. Biagio a Pocaja fu raccomandata la cura soppressa di S. Lucia a Pantaneto. – Vedere MONTERCHI E PANTANETO.
La parrocchia di S. Biagio a Pocaja nel 1833 aveva 378 abitanti.
Biagio a Pocaja, esistente, nel piviere, Comunità e appena un miglio a ponente di Monterchi, Giurisdizione di Lippiano, Diocesi di Sansepolcro, già di Città di Castello, Compartimento di Firenze. Risiede in pianura fra la strada rotabile che guida a Monterchi, e quella regia che da S.
Sepolcro passando per Urbania conduce a Rimini.
II popolo di S. Agata in Pocaja fu annesso a quello di S.
Angelo a Padonchia, mentre al parroco di S. Biagio a Pocaja fu raccomandata la cura soppressa di S. Lucia a Pantaneto. – Vedere MONTERCHI E PANTANETO.
La parrocchia di S. Biagio a Pocaja nel 1833 aveva 378 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 478.
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