PONTE NUOVO A BOCCA DI ZAMBRA
nel Val d'Arno pisano.
– È il terzo ponte che lo stesso abile artista va attualmente costruendo sull’Arno, e che sarà tutto di pietra a bozze. Esso e stato incominciato presso la bocca di Zambra dirimpetto alla vallecola di Calci.
Ne nacque appena il pensiero, che alcuni distinti cittadini pisani, cui comunicato lo aveva il zelante ed abile architetto, che una società di azionisti fu tosto nel 1837 composta e presto completata.
L'importanza di questo ponte quasi a mezza strada Pontedera e Pisa e a tre archi, dei quali si piantarono nel 1841 le fiancate sulle due ripe dell’Arno, consisterà precipuamente nel trasporto dei grani che si porteranno da Livorno a macinare ai mulini della Zambra di Calci, e quindi nel ricondurre le farine a Livorno. Inoltre lo stesso ponte gioverà al trasporto diretto de’mattoni che si fabbricano Lungo Monte nelle molte fornaci sulla riva destra dell'Arno e soprattutto al trasporto delle pietre calcaree da murare che si cavano dai vicini poggi d'Oliveto e di Caprona e delle rocce di Verrucano per inghiarare le strade pubbliche, che in quantità ragguardevolissima si consumano nella provincia pisana.
Dai due ponti di Bocca d' Usciana e di Bocca di Zambra pertanto partiranno tanti raggi di strade che faranno capo a Livorno, a Pisa, a Firenze, a Pistoja, a Pescia, a Lucca passando per Valli piene di abitanti e di traffico che si appoggiano alle pendici meridionali e orientali del Monte Pisano.
Ne nacque appena il pensiero, che alcuni distinti cittadini pisani, cui comunicato lo aveva il zelante ed abile architetto, che una società di azionisti fu tosto nel 1837 composta e presto completata.
L'importanza di questo ponte quasi a mezza strada Pontedera e Pisa e a tre archi, dei quali si piantarono nel 1841 le fiancate sulle due ripe dell’Arno, consisterà precipuamente nel trasporto dei grani che si porteranno da Livorno a macinare ai mulini della Zambra di Calci, e quindi nel ricondurre le farine a Livorno. Inoltre lo stesso ponte gioverà al trasporto diretto de’mattoni che si fabbricano Lungo Monte nelle molte fornaci sulla riva destra dell'Arno e soprattutto al trasporto delle pietre calcaree da murare che si cavano dai vicini poggi d'Oliveto e di Caprona e delle rocce di Verrucano per inghiarare le strade pubbliche, che in quantità ragguardevolissima si consumano nella provincia pisana.
Dai due ponti di Bocca d' Usciana e di Bocca di Zambra pertanto partiranno tanti raggi di strade che faranno capo a Livorno, a Pisa, a Firenze, a Pistoja, a Pescia, a Lucca passando per Valli piene di abitanti e di traffico che si appoggiano alle pendici meridionali e orientali del Monte Pisano.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 536.
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