PONTI (S. MARTINO DI)

nella Valle dell' Ombrone pistojese.

– Casale già feudo de’Conti Guidi che diede il titolo ad una chiesa tra le parrocchie di Piuvica e di Monte Magno. – All'Art. MONTEMAGNO DI TIZZANA dissi, che di S. Martino di Ponti si conservano memorie del sec.
XII e XIII fra le carte del capitolo della cattedrale di Pistoja e segnatamente in tre del 1 settembre 1189, 13 luglio 1290, e 10 gennajo 1237. Col l’ultima di esse un tal Mellio Villani da Ponti figlio del fu Guidotto, stando in Pistoja, fece donazione al capitolo della cattedrale di S.
Zeno della chiesa di S. Martino di Ponti, della quale esso rimase unico patrono per rinunzia fatta dai monaci di S.
Baronto. Inoltre con scrittura del 1246 Paganello canonico pistojese e Pagno pievano di Quarrata come eredi di detto Mellio Villani venderono al rettore della chiesa predetta di Ponti un pezzo di terra di pertinenza di detto Mellio.
Quindi con atto del dì 8 maggio 1286 il rettore della chiesa di S. Martino di Ponti rinunziò la chiesa predetta al pievano di Montemagno per non essere stato eletto canonicamente dal capitolo di S. Zeno.
Finalmente nel 1389 i canonici della cattedrale pistojese nominarono un sindaco incaricandolo di recarsi alla chiesa di S. Martino di Ponti per far riconoscere da quel rettore il capitolo di S. Zeno in patrono della chiesa sopra nominata, con l’obbligo di retribuire l’annuo censo di due mine di grano e una libbra di cera. – (ARCH. DIPL.
FIOR., Carte del Capitolo di Pistoja)
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 538.