POZZO DI DICOMANO
in Val di Sieve.
– Castello diruto, la cui chiesa di S. Martino a Cansana da lunga mano fu riunita alla parrocchia plebana di S. Jacopo a Frasole, nella Comu nità e a cavaliere della Terra di Dicomano che gli resta a maestrale Giurisdizione del Pontassieve, Diocesi di Fiesole, Compartimento di Firenze.
Sorgeva il fortilizio sopra di un poggetto alla sinistra del torrente Dicomano presso la sua confluenza nella fiumana della Sieve.
Anche cotesto castel del Pozzo era tra i feudi dei conti Guidi del ramo da Porciano, uno dei quali, per asserto dello storico G. Villani, nel 1337 lo alienava a Piero di Gualterotto di Filippozzo de’Bardi con tutto il suo distretto, il quale abbracciò gran parte di quello di Dicomano e di Vicorata con sette popoli intorno. – (G.
VILLANI, Cronic. Lib. XI cap. 73).
Ma in seguito i Conti Guidi da Porciano successori del conte venditore contrastarono più volte ai Bardi cotesto possesso, talchè questi ultimi si risolvettero nel 1378 di vendere alla Repubblica Fiorentina il Castello del Pozzo con tutte le sue pertinenze, per cui la Signoria incorporò il suo territorio al distretto fiorentino. – Vedere gl’Articoli DICOMANO e FRASCOLE.
La chiesa parrocchiale del Pozzo per decreto del 15 novembre 1498, stante la sua povertà, avuto il consenso del popolo e di Monsignore Antonio degli Agli, venne ammensata ed unita alla vicina chiesa plebana di Frascole, ch’è nella diocesi di Fiesole.
Sorgeva il fortilizio sopra di un poggetto alla sinistra del torrente Dicomano presso la sua confluenza nella fiumana della Sieve.
Anche cotesto castel del Pozzo era tra i feudi dei conti Guidi del ramo da Porciano, uno dei quali, per asserto dello storico G. Villani, nel 1337 lo alienava a Piero di Gualterotto di Filippozzo de’Bardi con tutto il suo distretto, il quale abbracciò gran parte di quello di Dicomano e di Vicorata con sette popoli intorno. – (G.
VILLANI, Cronic. Lib. XI cap. 73).
Ma in seguito i Conti Guidi da Porciano successori del conte venditore contrastarono più volte ai Bardi cotesto possesso, talchè questi ultimi si risolvettero nel 1378 di vendere alla Repubblica Fiorentina il Castello del Pozzo con tutte le sue pertinenze, per cui la Signoria incorporò il suo territorio al distretto fiorentino. – Vedere gl’Articoli DICOMANO e FRASCOLE.
La chiesa parrocchiale del Pozzo per decreto del 15 novembre 1498, stante la sua povertà, avuto il consenso del popolo e di Monsignore Antonio degli Agli, venne ammensata ed unita alla vicina chiesa plebana di Frascole, ch’è nella diocesi di Fiesole.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 631.
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