POZZO nella Valle dell’Arno inferiore
– Villa signorile, già Castello con chiesa sotto il titolo di S. Pietro, antica filiale della pieve di S. Maria a Monte, nella cui Comunità è compresa, circa un miglio toscano a grecale del capoluogo, Giurisdizione di Castelfranco di sotto, Diocesi di Sanminiato, già di Lucca, Compartimento di Firenze.
Risiede sul fianco meridionale delle colline alla cui base australe scorre il canale della Gusciana , mentre nelle sue spalle incominciano le Cerbaje della Val di Nievole.
Trova fatta menzione di questo luogo in un documento del 24 maggio 844 edito nella P. II. del Volume V delle Memorie per servire alla storia del Ducato di Lucca, nel quale trattasi di un’enfiteusi fatta dal rettore della pieve di S. Ippolito presso l’Arno e di S. Maria a Monte di alcuni beni consistenti in una casa massarizia posta nel luogo denominato l’Oratorio presso il Pozzo di pertinenza della parrocchia stessa di S. Maria a Monte.
Dall’antichità poi della chiesa di S. Pietro al Pozzo , una delle molte filiali della pieve di S. Maria a Monte, può servire di testimonianza una bolla del 6 gennajo 1150 del Pontefice Eugenio, stata citata all’Articolo MARIA (S.) A MONTE.
Nel secolo XIII avevano menzione al Pozzo e vi possedevano beni gli ospitalieri dell’Altopascio, siccome lo provano molti istrumenti di quel luogo pio, fra i quali se ne contano non meno di sei dell’anno 1284, e uno del 20 novembre 1293, tutti riportati in un gran libro in pergamena con altri molti appartenuto alla mansione e spedale dell’Altopascio, pervenuto nell’Archivio Diplomatico Fiorentino. – I contratti testè indicati consistono in fitti di terre poste nei contorni del Pozzo concessi in nome del maestro della mansione dell’Altopascio con diverse condizioni, ma a tutti coll’onere di recare l’annuo censo all’ospedale della mansione situata presso il Pozzo sopra la Gusciana .
In seguito il Pozzo con il forte castello di S. Maria a Monte (anno 1317) fu conquistato da Castruccio che lo fece molto afforzare e murare, e tenevalo, dice G. Villani nella sua Cronica (lib. X. Capitolo 81), per luogo proprio, allorquando nel 26 aprile 1328, mentre venivano dal lucchese le genti di Castruccio per fornire di viveri e di munizioni il Pozzo in sulla Gusciana, e quei del castello uscivano loro incontro per riceverli, le masnade de’Fiorentini (ch’avevano riacquistato e stavano in S.
Maria a Monte), entrarono in mezzo tra il castello del Pozzo ed il rinforzo de’Lucchesi, che misero in sconfitta.
In conseguenza di cotesto fatto d’armi i Fiorentini ebbero il castel del Pozzo che feciono immantinente diroccare infino alle fondamenta. – (località citata).
Forse a quell’epoca fu anche distrutta l’antica chiesa di S.
Pietro al Pozzo, di cui si mostrano i ruderi nel prato davanti alla villa signorile del Pozzo, la cui tenuta dalla famiglia Albizzi entrò per donna in quella de’marchesi Pucci di Firenze, uno dei quali, il defunto Marchese Giuseppe Pucci, cotesta tenuta del Pozzo costantemente bonificò, ed in special modo migliorò lungo il fosso e l’antifosso della Gusciana. – Vedere MARIA (S.) A MONTE.
Risiede sul fianco meridionale delle colline alla cui base australe scorre il canale della Gusciana , mentre nelle sue spalle incominciano le Cerbaje della Val di Nievole.
Trova fatta menzione di questo luogo in un documento del 24 maggio 844 edito nella P. II. del Volume V delle Memorie per servire alla storia del Ducato di Lucca, nel quale trattasi di un’enfiteusi fatta dal rettore della pieve di S. Ippolito presso l’Arno e di S. Maria a Monte di alcuni beni consistenti in una casa massarizia posta nel luogo denominato l’Oratorio presso il Pozzo di pertinenza della parrocchia stessa di S. Maria a Monte.
Dall’antichità poi della chiesa di S. Pietro al Pozzo , una delle molte filiali della pieve di S. Maria a Monte, può servire di testimonianza una bolla del 6 gennajo 1150 del Pontefice Eugenio, stata citata all’Articolo MARIA (S.) A MONTE.
Nel secolo XIII avevano menzione al Pozzo e vi possedevano beni gli ospitalieri dell’Altopascio, siccome lo provano molti istrumenti di quel luogo pio, fra i quali se ne contano non meno di sei dell’anno 1284, e uno del 20 novembre 1293, tutti riportati in un gran libro in pergamena con altri molti appartenuto alla mansione e spedale dell’Altopascio, pervenuto nell’Archivio Diplomatico Fiorentino. – I contratti testè indicati consistono in fitti di terre poste nei contorni del Pozzo concessi in nome del maestro della mansione dell’Altopascio con diverse condizioni, ma a tutti coll’onere di recare l’annuo censo all’ospedale della mansione situata presso il Pozzo sopra la Gusciana .
In seguito il Pozzo con il forte castello di S. Maria a Monte (anno 1317) fu conquistato da Castruccio che lo fece molto afforzare e murare, e tenevalo, dice G. Villani nella sua Cronica (lib. X. Capitolo 81), per luogo proprio, allorquando nel 26 aprile 1328, mentre venivano dal lucchese le genti di Castruccio per fornire di viveri e di munizioni il Pozzo in sulla Gusciana, e quei del castello uscivano loro incontro per riceverli, le masnade de’Fiorentini (ch’avevano riacquistato e stavano in S.
Maria a Monte), entrarono in mezzo tra il castello del Pozzo ed il rinforzo de’Lucchesi, che misero in sconfitta.
In conseguenza di cotesto fatto d’armi i Fiorentini ebbero il castel del Pozzo che feciono immantinente diroccare infino alle fondamenta. – (località citata).
Forse a quell’epoca fu anche distrutta l’antica chiesa di S.
Pietro al Pozzo, di cui si mostrano i ruderi nel prato davanti alla villa signorile del Pozzo, la cui tenuta dalla famiglia Albizzi entrò per donna in quella de’marchesi Pucci di Firenze, uno dei quali, il defunto Marchese Giuseppe Pucci, cotesta tenuta del Pozzo costantemente bonificò, ed in special modo migliorò lungo il fosso e l’antifosso della Gusciana. – Vedere MARIA (S.) A MONTE.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 630.
We can't find the internet
Attempting to reconnect
Something went wrong!
Hang in there while we get back on track