PRATO VALLE

nel Val d’Arno superiore.

– Villata che da il nome ad una chiesa parrocchiale (S. Lucia a Prato Valle) nel piviere di S. Giustino, già di Groppina, Comunità e due miglia toscane circa a settentrione di Loro, nella Giurisdizione di Terranuova, Diocesi e Compartimento di Arezzo.
Risiede in monte presso le sorgenti del torrente Agna sotto il giogo che divide l’Alpe di S. Trinita dal monte di Prato-Magno fra selve di castagni e praterie naturali, né molto lungi dalla rocca diruta dell’Anciolina, che gli resta a maestrale e dov’era l’antico capoluogo della sua Comunità.
Vi ebbe costà dominio nel medio evo la badia di S. Trinita in Alpi, detta a Fonte benedetta , cui spettava fra le altre scritture vuolsi una del 6 luglio 1540 fatta nel claustro del monastero di S. Trinita in Alpi, quando l’abate don Guido allivellò al rettore della chiesa di S. Maria di Fajeta l’uso dell’acqua e della ripa del fiumicello Agna ad oggetto di edificarvi un mulino di pertinenza della chiesa predetta, la quale era compresa al pari di Prato-Valle nella corte e distretto di Anciolina. – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte della badia di Ripoli). – Vedere LANCIOLINA e LORO.
La parrocchia di S. Lucia a Prato-Valle nel 1833 contava 179 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 663.