RADI DI CRETA
nella Val d’Arbia.
– Castello ridotto a castellare con chiesa parrocchiale (S. Pietro) nella Comunità e quasi tre miglia toscane a ponente libeccio di Monteroni, Giurisdizione di Buonconvento, Diocesi e Compartimento di Siena.
Dicesi Radi di Creta a distinzione di un altro castelletto omonimo nella Comunità di Casole che porta il distintivo di Montagna , perché situato in monte, mentre il Radi di Creta risiede sopra una piaggia cretosa che fiancheggia la ripa destra del torrente Sorra , tributario dell’Arbia, lungo la strada rotabile di Murlo.
In cotesto Radi nel secolo XIII risiedeva un notaro civile, ossia giusdicente di ultima classe. Del castello di radi diroccato sino dal principio del secolo XV sussistono pochi avanzi di mura con una torre dove ebbe signoria la famiglia Placidi di Siena, ora villa de’marchesi Bichi Ruspoli. – In una cappella vicina può vedersi un bell’affresco con la cifra S. P. 1521, nel quale Ettore Romagnoli non poté rinvenire l’autore, aggiungendo però ne’suoi Ricordi, che quel quadro sembra del fare di Fra Bartolommeo della Porta.
Né contorni di radi furono trovati nel 1828 idoletti di bronzo e rottami di terraglie etrusche o romane, indizio non equivoco che in cotesta collina esisteva una popolazione antica.
Nella parrocchia di Radi di Creta è compreso l’oratorio di Barottoli, stato già romitorio, riedificato nel 1620 dove si venera una devota immagine di Nostra Donna.
La parrocchia di S. Pietro a Radi di Creta nel 1833 noverava 176 abitanti.
Dicesi Radi di Creta a distinzione di un altro castelletto omonimo nella Comunità di Casole che porta il distintivo di Montagna , perché situato in monte, mentre il Radi di Creta risiede sopra una piaggia cretosa che fiancheggia la ripa destra del torrente Sorra , tributario dell’Arbia, lungo la strada rotabile di Murlo.
In cotesto Radi nel secolo XIII risiedeva un notaro civile, ossia giusdicente di ultima classe. Del castello di radi diroccato sino dal principio del secolo XV sussistono pochi avanzi di mura con una torre dove ebbe signoria la famiglia Placidi di Siena, ora villa de’marchesi Bichi Ruspoli. – In una cappella vicina può vedersi un bell’affresco con la cifra S. P. 1521, nel quale Ettore Romagnoli non poté rinvenire l’autore, aggiungendo però ne’suoi Ricordi, che quel quadro sembra del fare di Fra Bartolommeo della Porta.
Né contorni di radi furono trovati nel 1828 idoletti di bronzo e rottami di terraglie etrusche o romane, indizio non equivoco che in cotesta collina esisteva una popolazione antica.
Nella parrocchia di Radi di Creta è compreso l’oratorio di Barottoli, stato già romitorio, riedificato nel 1620 dove si venera una devota immagine di Nostra Donna.
La parrocchia di S. Pietro a Radi di Creta nel 1833 noverava 176 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 708.
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