RICCOâ DI VARA
in Val di Magra.
â Castello capoluogo di ComunitĂ con chiesa arcipretura (Santa Croce) nel Mandamento e circa tre miglia toscane a maestrale della Spezia, Diocesi di Luni-Sarzana, Regno Sardo.
à situato sul fianco settentrionale dei monti che da Riccò si diramano intorno al Golfo della Spezia, a ponente della strada postale che dalla Spezia conduce a Genova e sul lato destro della fiumana Vara tributaria del fiume Magra.
Appartenne questo castello, prima ai marchesi Estensi e Malaspina, poi ai vescovi di Luni che insieme con altri lo cedettero alla casa deâconti Fieschi di Lavagna, e finalmente venne in potere della Repubblica di Genova, dalla quale passò nel regno Sardo. Ă una delle vicarie foranee della diocesi di Sarzana, che ha sotto di se le cure di Bracelli, Padivarma, Pugliasca, Borghetto, Ripalta, Polverata, Pignone, Beverino, Ponzò, (ERRATA: Val di Rino) Val di Pino, Casella e S. Benedetto .
La sua Comunità però si limita al distretto di quattro popoli, cioè Riccò, Ponzò, Val di Pino e S. Benedetto.
Cotesta contrada in grazia dellâindole e giacitura delle sue rocce è stata di corto perlustrata da celebri geologi italiani ed esteri, fra i quali il Marchese Pareto e il Professor Sismonda, che uno nellâoccasione di disegnare la sua carta geologica della Liguria, lâaltro nella circostanza di compire una sua gita geognostica nelle Alpi Marittime e sugli Appennini Liguri.
Il geologo piemontese entrando in Val di Vara da Matterano vide che comparivano costĂ lo schisto argilloso, il calcare fogliaceo e micaceo, e lâarenaria; venendo dipoi innanzi egli trovò questâultima formare quasi da se sola i monti a ponente di detta valle fino a che oltrepassato il paese di Borghetto lâarenaria vĂ ad appogiarsi contro una roccia calcarea, la quale a poca distanza da Riccò caccia fuori alcune testate di mezzo la terreno cretaceo coperto di considerevole alluvione antica.
Inoltrandosi però verso il villaggio di S. Benedetto manca lâalluvione antica insieme al sottoposto terreno cretaceo, in guisa che la calcarea ad esso inferiore prosegue denudata nelle due branche di monti che corrono una a destra lâaltra a sinistra del golfo della Spezia. â Vedere MEMOR. DELA R. ACCAD. DI TORINO, Serie II. T. IV.) La ComunitĂ di Riccò nel 1832 contava 2066 abitanti, come appresso: Riccò, S. Croce (Arcipretura), Abitanti N° 390 Ponzò, S. Cristoforo, (Prepositura), Abitanti N° 499 S. Benedetto, S. Benedetto (Rettoria), Abitanti N° 599 Val di Pino, S. Giovanni Battista (Prepositura), Abitanti N° 587 TOTALE Abitanti N.° 2066
à situato sul fianco settentrionale dei monti che da Riccò si diramano intorno al Golfo della Spezia, a ponente della strada postale che dalla Spezia conduce a Genova e sul lato destro della fiumana Vara tributaria del fiume Magra.
Appartenne questo castello, prima ai marchesi Estensi e Malaspina, poi ai vescovi di Luni che insieme con altri lo cedettero alla casa deâconti Fieschi di Lavagna, e finalmente venne in potere della Repubblica di Genova, dalla quale passò nel regno Sardo. Ă una delle vicarie foranee della diocesi di Sarzana, che ha sotto di se le cure di Bracelli, Padivarma, Pugliasca, Borghetto, Ripalta, Polverata, Pignone, Beverino, Ponzò, (ERRATA: Val di Rino) Val di Pino, Casella e S. Benedetto .
La sua Comunità però si limita al distretto di quattro popoli, cioè Riccò, Ponzò, Val di Pino e S. Benedetto.
Cotesta contrada in grazia dellâindole e giacitura delle sue rocce è stata di corto perlustrata da celebri geologi italiani ed esteri, fra i quali il Marchese Pareto e il Professor Sismonda, che uno nellâoccasione di disegnare la sua carta geologica della Liguria, lâaltro nella circostanza di compire una sua gita geognostica nelle Alpi Marittime e sugli Appennini Liguri.
Il geologo piemontese entrando in Val di Vara da Matterano vide che comparivano costĂ lo schisto argilloso, il calcare fogliaceo e micaceo, e lâarenaria; venendo dipoi innanzi egli trovò questâultima formare quasi da se sola i monti a ponente di detta valle fino a che oltrepassato il paese di Borghetto lâarenaria vĂ ad appogiarsi contro una roccia calcarea, la quale a poca distanza da Riccò caccia fuori alcune testate di mezzo la terreno cretaceo coperto di considerevole alluvione antica.
Inoltrandosi però verso il villaggio di S. Benedetto manca lâalluvione antica insieme al sottoposto terreno cretaceo, in guisa che la calcarea ad esso inferiore prosegue denudata nelle due branche di monti che corrono una a destra lâaltra a sinistra del golfo della Spezia. â Vedere MEMOR. DELA R. ACCAD. DI TORINO, Serie II. T. IV.) La ComunitĂ di Riccò nel 1832 contava 2066 abitanti, come appresso: Riccò, S. Croce (Arcipretura), Abitanti N° 390 Ponzò, S. Cristoforo, (Prepositura), Abitanti N° 499 S. Benedetto, S. Benedetto (Rettoria), Abitanti N° 599 Val di Pino, S. Giovanni Battista (Prepositura), Abitanti N° 587 TOTALE Abitanti N.° 2066
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 749.
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