RIGNANA
in Val di Pesa.
Casale con casa torrita e chiesa parrocchiale (S. Maria) nel piviere di Sillano, Comunità Giurisdizione e circa miglia toscane 3 e 1/2 a libeccio di Greve, Diocesi di Fiesole, Compartimento di Firenze.
È posto sulle estreme pendici orientali del Poggio a Vento, poco lungi dal fiume Pesa, lungo la strada rotabile che da Passignano si dirige nel Chianti.
Una delle ricordanze più vetuste fra le superstiti dl questo luogo sembra quella registrata in un istrumento del 27 marzo 936 scritto nella Badia di Passignano, nel quale si tratta della vendita fatta da Stefano diacono figlio d’Ildebrando all’abbate di quella badia di tutte le sue sostanze che possedeva nella corte di Rignana, piviere di Sillano, in Pisignano ed in Monte, piviere di Campoli.
Furono poi scritti in Rignana, giudicaria fiorentina, tre altri istrumenti sotto gli anni 981, 1033 e 1049, col primo dei quali il nobile Farolfo del fu Rinaldo vendé per 60 soldi a Teuderigo appellato Gherardo figlio di altro Teuderigo, una casa con terreni annessi posta nel luogo appellato Novole, piviere di Campoli.
La torre di Rignana è attualmente ridotta a casa colonica della famiglia patrizia de’Ricci di Firenze , che vi possiede una villa signorile con elegante oratorio pubblico fatto erigere dal celebre vescovo di Pistoja e Prato Scipione Ricci, il quale elesse costì la sua sepoltura.
La parrocchia di Santa Maria a Rignana nel 1833 noverava 213 abitanti.
È posto sulle estreme pendici orientali del Poggio a Vento, poco lungi dal fiume Pesa, lungo la strada rotabile che da Passignano si dirige nel Chianti.
Una delle ricordanze più vetuste fra le superstiti dl questo luogo sembra quella registrata in un istrumento del 27 marzo 936 scritto nella Badia di Passignano, nel quale si tratta della vendita fatta da Stefano diacono figlio d’Ildebrando all’abbate di quella badia di tutte le sue sostanze che possedeva nella corte di Rignana, piviere di Sillano, in Pisignano ed in Monte, piviere di Campoli.
Furono poi scritti in Rignana, giudicaria fiorentina, tre altri istrumenti sotto gli anni 981, 1033 e 1049, col primo dei quali il nobile Farolfo del fu Rinaldo vendé per 60 soldi a Teuderigo appellato Gherardo figlio di altro Teuderigo, una casa con terreni annessi posta nel luogo appellato Novole, piviere di Campoli.
La torre di Rignana è attualmente ridotta a casa colonica della famiglia patrizia de’Ricci di Firenze , che vi possiede una villa signorile con elegante oratorio pubblico fatto erigere dal celebre vescovo di Pistoja e Prato Scipione Ricci, il quale elesse costì la sua sepoltura.
La parrocchia di Santa Maria a Rignana nel 1833 noverava 213 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 752.
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