ROSTOLENA

nella Val di Sieve.

– Casale che ha titolo di castello, la cui chiesa parrocchiale di S. Maria è filiale della pieve di Botena, ora di Vicchio, nella Comunità medesima, da cui dista circa due miglia a grecale, Giurisdizione dei Borgo S. Lorenzo, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Trovasi sopra il risalto di uno sprone del Appennino di Belforte fra il torrente Arsellio e quello di Botena.
Fu anche questo Castello fra quei tanti feudi stati ai conti Guidi concessi dagl’Imperatori Arrigo VI e Federigo II con privilegi dei 1190 e 1220 nei quali venne confermato a quei dinasti anche il Castello di Rostolena et ejus villain cum curia et districtu.
Da un sigillo illustrato dal Manni (ERRATA : T. XVIII de’Sigilli antichi) (T. XVII de’Sigilli antichi) si apprende che i distretti di Vicchio e di Rostolena verso il 1400 costituivano una sola comunità cui riferisce un sigillo Communis Castri Viechi et Rostoleane ivi illustrato. Ciò è confermato dalli statuti parziali dei Comune di Vicchio e Rostolena e dalla sua Lega. – La chiesa poi di S. Maria a Rostolena situata in costa e rimodernata nel secolo passato è rammentata sino dal 1135 in un atto del giorno 8 settembre , col quale due coniugi donarono alla mensa vescovile di Firenze tutti i diritti che avevano in Rostolena, della qual mensa fiorentina incontransi posteriormente diversi feudatari a cagione dì beni che da essa tenevano in Rostolena.
La parrocchia di S. Maria a Rostolena nel 1833 noverava 406 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 829.