ROTTA nel Val d'Arno inferiore
– Borgo con chiesa parrocchiale (S. Matteo) nella Comunità Giurisdizione e circa due miglia a levante di Pontedera, Diocesi di Sanminiato, Compartimento di Pisa.
Trovasi lungo la strada regia Livornese fra Castel dei Basco e Pontedera sulle estreme pendici delle colline che da Monte Castello dirigendosi a maestrale arrivano sino alla ripa sinistra dell'Arno presso la confluenza del rio di Filetto, là dove si chiude il Val d'Arno inferiore.
Il vocabolo di Rotta dato a questo paese è assai antico, probabilmente derivato dalla rottura naturale fatta dall’Arno, le di cui acque correnti rodendo le estreme falde de’poggi fra Monte Castello e Monte Calvoli si fecero strada dal Valdarno inferiore nel bacino pisano.
Si chiamava questa contrada la Rotta fino dal principio dei secolo IX, ed è credibile molto prima, siccome lo fauno conoscere fra gli altri istrumenti dell'Arch. Arciv.
Lucch. due degli anni 811 e 830, nei quali si rammentano beni posti di là dalla Rotta (Transrotta). A questo stesso luogo di Rotta facilmente riferiscono altre carte del 1 marzo 827, del 9 ottobre 813 del 5 gennajo 883, e del 22 agosto 884, l’ultima delle quali rammenta il fiumicello Rotta, forse l'attuale borro di Filetto. – (MEMOR LUCCH. T. IV. V. P. II.) Il catalogo delle chiese della diocesi lucchese del 1260 segna sotto il piviere di S. Gervasio una chiesa col titolo de’SS. Giusto e Leopoldo di Rotta alla Falle, comecchè il paese di Rotta non avesse parrocchia propria prima dell'anno 1791), dopo cioè che quella popolazione ebbe fabbricato sul fianco della sovrastante collina una chiesa che dedicossi a S. Matteo.
Gli abitanti dei borgo di Rotta e di quello sottostante di Filetto esercitano quasi tutti il mestiere di fornaciai, ossivvero di tagliaboschi, e vetturali per far legna e trasportare mattoni, embrici ed altri prodotti consimili delle 14 fornaci che attualmente si contano nel borgo della Rotta. – Vedere PONTEDERA, Comunità.
La parrocchia di S. Matteo alla Rotta nel 1833 contava 1351 abitanti.
Trovasi lungo la strada regia Livornese fra Castel dei Basco e Pontedera sulle estreme pendici delle colline che da Monte Castello dirigendosi a maestrale arrivano sino alla ripa sinistra dell'Arno presso la confluenza del rio di Filetto, là dove si chiude il Val d'Arno inferiore.
Il vocabolo di Rotta dato a questo paese è assai antico, probabilmente derivato dalla rottura naturale fatta dall’Arno, le di cui acque correnti rodendo le estreme falde de’poggi fra Monte Castello e Monte Calvoli si fecero strada dal Valdarno inferiore nel bacino pisano.
Si chiamava questa contrada la Rotta fino dal principio dei secolo IX, ed è credibile molto prima, siccome lo fauno conoscere fra gli altri istrumenti dell'Arch. Arciv.
Lucch. due degli anni 811 e 830, nei quali si rammentano beni posti di là dalla Rotta (Transrotta). A questo stesso luogo di Rotta facilmente riferiscono altre carte del 1 marzo 827, del 9 ottobre 813 del 5 gennajo 883, e del 22 agosto 884, l’ultima delle quali rammenta il fiumicello Rotta, forse l'attuale borro di Filetto. – (MEMOR LUCCH. T. IV. V. P. II.) Il catalogo delle chiese della diocesi lucchese del 1260 segna sotto il piviere di S. Gervasio una chiesa col titolo de’SS. Giusto e Leopoldo di Rotta alla Falle, comecchè il paese di Rotta non avesse parrocchia propria prima dell'anno 1791), dopo cioè che quella popolazione ebbe fabbricato sul fianco della sovrastante collina una chiesa che dedicossi a S. Matteo.
Gli abitanti dei borgo di Rotta e di quello sottostante di Filetto esercitano quasi tutti il mestiere di fornaciai, ossivvero di tagliaboschi, e vetturali per far legna e trasportare mattoni, embrici ed altri prodotti consimili delle 14 fornaci che attualmente si contano nel borgo della Rotta. – Vedere PONTEDERA, Comunità.
La parrocchia di S. Matteo alla Rotta nel 1833 contava 1351 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 830.
We can't find the internet
Attempting to reconnect
Something went wrong!
Hang in there while we get back on track