SALA DI GARFAGNANA
già SALA DEL VESCOVO nella Valle superiore del Serchio.
– Fortilizio ridotto a villa signorile nel punto più pittorico della Garfagnana alta, parrocchia e Comunità di Piazza, Giurisdizione e circa due miglia toscane a maestrale di Camporgiano, Diocesi di Massa Ducale, già di Luni-Sarzana, Ducato di Modena.
Risiede sopra la cupola di un poggetto isolato, a piè del quale si congiungono i due rami superiori del Serchio, quello cioè di Soraggio, e l'altro di S. Michele, ossia di Minucciano.
Ebbe nome di Sala del Vescovo, perchè questa villa sino dal secolo VIII fu signoria di Walprando vescovo di Lucca figlio del duca Walperto, il quale lasciò per testamento alla mensa vesovile lucchese, fra gli altri beni che possedeva nella Garfagnana alta, la sua villa di Sala.
Che cotesta Sala, ossia reseio campestre, nel secolo IX fosse ridotta ad una misera abitazione lo dichiara una scrittura del 3 aprile 883 pubblicata nel Vol. V.P. II delle Memorie Lucch. È un atto di enfiteusi fatto da Gherardo vescovo di Lucca in favore di Cunimundo, di un casalino con terre annesse dove fu una casa con corte dominicale et modo ibidem capanna esse videtur, in loco ubi dicitur ad Sala, finibus Garfaniense ecc. con l'obbligo di recare all' episcopio di Lucca l'annuo censo di soldi 8 di argento.
– Vedere PIAZZA e SALA.
Risiede sopra la cupola di un poggetto isolato, a piè del quale si congiungono i due rami superiori del Serchio, quello cioè di Soraggio, e l'altro di S. Michele, ossia di Minucciano.
Ebbe nome di Sala del Vescovo, perchè questa villa sino dal secolo VIII fu signoria di Walprando vescovo di Lucca figlio del duca Walperto, il quale lasciò per testamento alla mensa vesovile lucchese, fra gli altri beni che possedeva nella Garfagnana alta, la sua villa di Sala.
Che cotesta Sala, ossia reseio campestre, nel secolo IX fosse ridotta ad una misera abitazione lo dichiara una scrittura del 3 aprile 883 pubblicata nel Vol. V.P. II delle Memorie Lucch. È un atto di enfiteusi fatto da Gherardo vescovo di Lucca in favore di Cunimundo, di un casalino con terre annesse dove fu una casa con corte dominicale et modo ibidem capanna esse videtur, in loco ubi dicitur ad Sala, finibus Garfaniense ecc. con l'obbligo di recare all' episcopio di Lucca l'annuo censo di soldi 8 di argento.
– Vedere PIAZZA e SALA.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 6.
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