SALTI (PIEVE A) o S. MARIA IN SALTO

in Val d’Asso.

– Pieve antichissima di cui resta il titolo ad una chiesa plebana (Natività di Maria alla Pieve a Salti) nella Comunità e circa due miglia toscane a libeccio di S.
Giovanni d’Asso, Giurisdizione di Buonconvento, Diocesi di Pienza, prima di Arezzo, Compartimento di Siena.
Risiede nella pendice orientale delle colline cretose che separano la Valle dell’Asso da quella dell'Ombrone sanese sul confine fra la Comunità di S. Giovanni d'Asso, dov’è compresa la pieve, e quelle di Buonconvento e di Montalcino.
Era una delle chiese battesimali dell'antica diocesi aretina situate nel contado sanese, e perciò state lungamente controverse fra i vescovi di Siena e di Arezzo a partire dall'anno 712 e confermate a questi ultimi dal giudicato di Siena del 714, da quello dato nel Borgo S. Genesio nel 715, è più tardi da una sentenza pubblicata dai delegati pontifici in S. Marcellino del Chianti nell’anno l029, ecc.
La Pieve di S. Maria in Salto nei secoli intorno al mille era matrice delle 5 chiese seguenti; 1.a S. Angelo in Luco, ora S. Michele a Chiusure; 2.a S. Leonardo e S. Giovanni di Chiusure, poi S. Nazzario di Chiusure; 3.a S. Pietro di Chiatina, (riunita alla precedente); 4 a S. Lorenzo di Vergelle (esistente); e 5. a S. Elena in Bolano (distrutta).
Di quest'ultima chiesa nel territorio di Chiusure è fatta menzione fra le altre da una carta della Badia Amiatina del maggio 828, scritta nella chiesa predetta, compresa fino d'allora nel contado sanese.
La pieve di S. Maria in Salto, o a Salti nel 1833 contava 268 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 10.