SELVOLI DEL CHIANTI ALTO
nella Val d'Arbia.
– Castellare con villa signorile ed oratorio iella nobil prosapia Malavolti di Siena nella tenuta di Dievole, la cui chiesa, già parrocchia di S. Martino a Selvoli, da lunga età fu unita alla pieve Asciata, nella Comunità Giurisdizione e 8 miglia toscane a maestrale di Castel Nuovo della Berardenga, Diocesi e Compartimento di Siena. Le rovine del fortilizio di Selvoli veggonsi tuttora sopra una rupe vestita di annosi cerri, volgarmente appellata, il Cerretaccio, alla base orientale della cui rupe scorre l'Arbia, avendo dirimpetto la strada rotabile che bipartirà staccasi dalla pieve Asciata per condurre, un tronco alla Castellina e l’ altro, a Gajole.
Dubito che riferisca a questo castello di Selvoli una bolla del Pontefice Clemente III spedita li 20 aprile del 1189 a Bono vescovo di Siena, alla cui mensa confermava tuttociò che la sua cattedrale possedeva nel Castello di Selvole , o Selvoli.
Risotto alle vicende storiche del fortilizio di Selvoli esse furono in gran parte an-nunziate all’ Articolo QUERCE GROSSA, cui aggiungerò, qualmente nel 1271 in una seduta generale del Concistoro senese fu decretate che in Selvoli unitamente alla Pieve Asciata si dovesse tenere un rettore o giusdicente minore. Aggiungerò, che il fortilizio di Selvoli nel 1404 era in potere de' Fio rentini che lo riconsegnarono ai Senesi o piuttosto al loro raccomandato Orlando Malavolti, sebbene nel 1478 durante la guerra tra i Fiorentini da una parte, ed i Sanesi, il Papa ed il re di Napoli dall’altra parte, la rocca di Selvoli tornasse in poter de' Fiorentini per tradimento di un servo di mess.
Angiolo Malavolti allora signore di quel luogo. – (MALAVOLTI Stor. Senes. All’anno 1478). Cotesto Selvoli nell'ultimo assedio di Siena fu predato dagli Spagnuoli a danno de’ Malavolti, quando un mess. Orlando della stessa prosapia de'Malavolti era nei magistrato degli Otto della guerra di Siena. Sino dal 1575 la parrocchia di S.
Martino a Selvoli la trovo unita a quella di Cerreto Ciampoli, se piuttosto non era, come dubito, tutta una cosa.
Dubito che riferisca a questo castello di Selvoli una bolla del Pontefice Clemente III spedita li 20 aprile del 1189 a Bono vescovo di Siena, alla cui mensa confermava tuttociò che la sua cattedrale possedeva nel Castello di Selvole , o Selvoli.
Risotto alle vicende storiche del fortilizio di Selvoli esse furono in gran parte an-nunziate all’ Articolo QUERCE GROSSA, cui aggiungerò, qualmente nel 1271 in una seduta generale del Concistoro senese fu decretate che in Selvoli unitamente alla Pieve Asciata si dovesse tenere un rettore o giusdicente minore. Aggiungerò, che il fortilizio di Selvoli nel 1404 era in potere de' Fio rentini che lo riconsegnarono ai Senesi o piuttosto al loro raccomandato Orlando Malavolti, sebbene nel 1478 durante la guerra tra i Fiorentini da una parte, ed i Sanesi, il Papa ed il re di Napoli dall’altra parte, la rocca di Selvoli tornasse in poter de' Fiorentini per tradimento di un servo di mess.
Angiolo Malavolti allora signore di quel luogo. – (MALAVOLTI Stor. Senes. All’anno 1478). Cotesto Selvoli nell'ultimo assedio di Siena fu predato dagli Spagnuoli a danno de’ Malavolti, quando un mess. Orlando della stessa prosapia de'Malavolti era nei magistrato degli Otto della guerra di Siena. Sino dal 1575 la parrocchia di S.
Martino a Selvoli la trovo unita a quella di Cerreto Ciampoli, se piuttosto non era, come dubito, tutta una cosa.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 242.
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