SOFIA (S.) DI MARECCHIA
– Vedere SANTA SOFIA DI MARECCHIA, cui deve aggiungersi, che nel 1555 il Castello di S. Sofia di Marecchia era posseduto dal conte di Novellara Giovanni Francesco Gonzaga, il quale aveva posto sé stesso con questo suo Castello sotto l’accomandigia di Cosimo I Duca di Firenze.
In proposito di ciò raccontava 1'Adriani nella Storia de'suoi tempi (Libro XV cap. 5) che fu mandata costà gente armata dal Cardinale. Caraffa nipote beneaffetto del Pontefice Paolo IV, il quale, ad istanza della contessa di Pian di Meleto favorita dal Cardinale Vitelli, pretendeva avere delle ragioni sopra cotesta bicocca di S. Sofia, per cui le sue genti costrinsero il Gonzaga, che si era ritirato nella rocca, ad arrendersi ed a uscire per forza da quella possessione, asserendo che la giurisdizione del detto Castello (posto dentro i confini di Montefeltro) era della chiesa Romana...La qual cosa parve molto grave al Duca Cosimo, che se ne dolse prima col Cardinale Caraffa e poi col Papa, perché oltre la possessione di S. Sofia, tolta per forza, quelle masnade avevano menato a Ro ma prigioniero il Conte Giovanni Francesco Gonzaga; la qual cosa il duca aspettava tempo a valersene.
In proposito di ciò raccontava 1'Adriani nella Storia de'suoi tempi (Libro XV cap. 5) che fu mandata costà gente armata dal Cardinale. Caraffa nipote beneaffetto del Pontefice Paolo IV, il quale, ad istanza della contessa di Pian di Meleto favorita dal Cardinale Vitelli, pretendeva avere delle ragioni sopra cotesta bicocca di S. Sofia, per cui le sue genti costrinsero il Gonzaga, che si era ritirato nella rocca, ad arrendersi ed a uscire per forza da quella possessione, asserendo che la giurisdizione del detto Castello (posto dentro i confini di Montefeltro) era della chiesa Romana...La qual cosa parve molto grave al Duca Cosimo, che se ne dolse prima col Cardinale Caraffa e poi col Papa, perché oltre la possessione di S. Sofia, tolta per forza, quelle masnade avevano menato a Ro ma prigioniero il Conte Giovanni Francesco Gonzaga; la qual cosa il duca aspettava tempo a valersene.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 419.
We can't find the internet
Attempting to reconnect
Something went wrong!
Hang in there while we get back on track