SOFIGNANO, o SOFFIGNANO
nella Valle del Bisenzio.
– Villata sparsa di avanzi di torri con antica chiesa plebana (SS. Vito e Modesto) nella Comunità Giurisdizione e circa 7 miglia toscane a settentrione- grecale di Prato, Diocesi e Compartimento di Firenze.
È una contrada situata sul fianco occidentale del monte Calvana dirimpetto al sottostante borgo di Valiano ed alla tenuta del Mulinaccio.
La memoria superstite più vetusta della pieve di Soffignano dubito sia rimasta in un istrumento dell'aprile 1024 citato all'Articolo FABIO.
Contasi Soffignano fra le 45 ville del distretto giurisdizionale di Prato: e forse i pochi avanzi di torri ivi intorno dispersi stanno ad indicare che costà pure dovettero esistere dei resedj signorili o case dominicali.
Nel 1551 la pieve di Soffignano contava otto chiese parrocchiane senza dire dì quelle più antiche di S.
Maria a Bibbiano e di S. Pietro a Cavagliano; cioè, 1.
San Gaudenzio, ora oratorio presso la villa S. Godenzo del Bonamici; è un annesso della pieve con la seguente; 2. S. Bartolommeo a Montauto; 3. S. Martino a Maglio, staccato dal popolo di Soffignano e dato attualmente a quello di Fabio; 4. S. Andrea a Savignano, cura esistente; 5. S. Martino a Fabio, esistente con due annessi, uno de' quali, Cavagliano antichissimo e 1' altro moderno, Maglio; 6. SS. Giusto e Clemente a Faltugnano, esistente con gli annessi seguenti, 7. S.
Stefano a Parmigno, e 9. quello di Meretto .
Varie di queste villate sono state rammentate in un documento all’Articolo PARMIGNO.
Il giuspadronato della chiesa plebana di Soffignano passò nella famiglia pratese Bonamici per bolla del Pontefice Paolo II del 7 marzo 1468, ed il primo investito dai nuovi patroni comparisce nel 1482 un Niccolò del fu Francesco Tosinghi, il quale seppe rivendicare alcuni beni distratti dal patrimonio di quella pieve.
Lo stesso pievano Tosinghi nel 1494 fu fatto canonico della metropolitana fiorentina, ed ebbe in successore alla stessa pieve diversi individui della famiglia Bonamici.
Nel 1551 il piviere de' SS. Vito e Modesto a Soffignano comprendeva in nove popoli 780 abitanti come appresso: 1. Pieve di Soffignano, abitanti 153 2. Cura di S. Gaudenzio, abitanti 114 3. Cura di Montato, abitanti 63 4. Cura di Faltugnano , abitanti 160 5. Cura di Maglio, abitanti 68 6. Cura di Fabio, abitanti 51 7. Cura di Parmigno , abitanti 33 8. Cura di Svignano , abitanti 84 9. Cura di Meretto, abitanti 54 TOTALE, Abitanti 780 Nel 1745 il piviere suddetto riunito come oggi in 4 popoli contava 847 abitanti, i quali nel 1833 erano aumentali sino a 1016 1. Pieve di S. Vito a Soffignano, Abitanti dell'anno 1833, n. 568 2. Cura di S. Martino a Fabio, Abitanti dell'anno 1833, n. 94 3. Cura de' SS. Giusto e Clemente a Failtugnano , Abitanti dell'anno 1833, n. 234 4. Cura di S. Andrea a Savignano, Abitanti dell'anno 1833, n. 120 TOTALE, Abitanti 1016 Nel popolo di Soffignano, e precisamente nel suo annesso di S. Godenzo sulla ripa sinistra del Bisenzio in luogo detto Gabellana fu eretto pochi anni fa un edifìzio idraulico dai signori Bonamici per fondere le canne ed i corpi di trombe di piombo. – Vedere BISENZIO, e PRATO Comunità.
È una contrada situata sul fianco occidentale del monte Calvana dirimpetto al sottostante borgo di Valiano ed alla tenuta del Mulinaccio.
La memoria superstite più vetusta della pieve di Soffignano dubito sia rimasta in un istrumento dell'aprile 1024 citato all'Articolo FABIO.
Contasi Soffignano fra le 45 ville del distretto giurisdizionale di Prato: e forse i pochi avanzi di torri ivi intorno dispersi stanno ad indicare che costà pure dovettero esistere dei resedj signorili o case dominicali.
Nel 1551 la pieve di Soffignano contava otto chiese parrocchiane senza dire dì quelle più antiche di S.
Maria a Bibbiano e di S. Pietro a Cavagliano; cioè, 1.
San Gaudenzio, ora oratorio presso la villa S. Godenzo del Bonamici; è un annesso della pieve con la seguente; 2. S. Bartolommeo a Montauto; 3. S. Martino a Maglio, staccato dal popolo di Soffignano e dato attualmente a quello di Fabio; 4. S. Andrea a Savignano, cura esistente; 5. S. Martino a Fabio, esistente con due annessi, uno de' quali, Cavagliano antichissimo e 1' altro moderno, Maglio; 6. SS. Giusto e Clemente a Faltugnano, esistente con gli annessi seguenti, 7. S.
Stefano a Parmigno, e 9. quello di Meretto .
Varie di queste villate sono state rammentate in un documento all’Articolo PARMIGNO.
Il giuspadronato della chiesa plebana di Soffignano passò nella famiglia pratese Bonamici per bolla del Pontefice Paolo II del 7 marzo 1468, ed il primo investito dai nuovi patroni comparisce nel 1482 un Niccolò del fu Francesco Tosinghi, il quale seppe rivendicare alcuni beni distratti dal patrimonio di quella pieve.
Lo stesso pievano Tosinghi nel 1494 fu fatto canonico della metropolitana fiorentina, ed ebbe in successore alla stessa pieve diversi individui della famiglia Bonamici.
Nel 1551 il piviere de' SS. Vito e Modesto a Soffignano comprendeva in nove popoli 780 abitanti come appresso: 1. Pieve di Soffignano, abitanti 153 2. Cura di S. Gaudenzio, abitanti 114 3. Cura di Montato, abitanti 63 4. Cura di Faltugnano , abitanti 160 5. Cura di Maglio, abitanti 68 6. Cura di Fabio, abitanti 51 7. Cura di Parmigno , abitanti 33 8. Cura di Svignano , abitanti 84 9. Cura di Meretto, abitanti 54 TOTALE, Abitanti 780 Nel 1745 il piviere suddetto riunito come oggi in 4 popoli contava 847 abitanti, i quali nel 1833 erano aumentali sino a 1016 1. Pieve di S. Vito a Soffignano, Abitanti dell'anno 1833, n. 568 2. Cura di S. Martino a Fabio, Abitanti dell'anno 1833, n. 94 3. Cura de' SS. Giusto e Clemente a Failtugnano , Abitanti dell'anno 1833, n. 234 4. Cura di S. Andrea a Savignano, Abitanti dell'anno 1833, n. 120 TOTALE, Abitanti 1016 Nel popolo di Soffignano, e precisamente nel suo annesso di S. Godenzo sulla ripa sinistra del Bisenzio in luogo detto Gabellana fu eretto pochi anni fa un edifìzio idraulico dai signori Bonamici per fondere le canne ed i corpi di trombe di piombo. – Vedere BISENZIO, e PRATO Comunità.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 420.
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