TAGLIAFUNI (BADIA DI)
nel Val d’Arno superiore.
– Cotesta badia, una delle antiche della Congregazione vallombrosana, una volta sotto il titolo di S. Maria di Nerana, venne traslocata nel secolo decorso in S. Maria al Ponte Rosso che resta sulla strada regia appena mezzo miglio a maestrale di Figline, nella Comunità e Giurisdizione medesima, Diocesi di Fiesole, Compartimento di Firenze.
All’Articolo BADIA DI TAGLIAFUNI fu detto che questo monastero sotto il titolo di S. Maria di Nerana fino dal secolo XI fu fondato pei Vallombrosani, mentre esso trovasi rammentato nella bolla del 6 agosto 1090 del Pontefice Urbano II a favore di quella Riforma monastica di S. Benedetto.
Uno dei più antichi abitati del Monastero di Tagliafuni trovasi indicato in una membrana dell’11 maggio dell’anno 1196, appartenuta alla Badia di Monte Scalari, ora nell’Arch. Dipl. Fior. fra le carte del monastero di S.
Vigilio di Siena.
Nel 1569 la chiesa abaziale di Tagliafuni fu restaurata e quindi sotto di 22 ottobre dello stesso anno dal vescovo di Fiesole Angiolo da Diacceto consagrata.
Finalmente con lodo dell’8 aprile 1710 tra il preposto e capitolo della collegiata di Figline ed i Vallombrosani restò convenuta la permuta dell’oratorio di S. Maria al Ponte Rosso , spettante al detto capitolo, con la chiesa parrocchiale di S. Bartolommeo a Scampata di giuspadronato della Congregazione, nel dì otto maggio del 1711, in memoria di cotesta permuta, furono scolpite tre iscrizioni, una relativa al vescovo di Diacceto che allora presedeva la diocesi di Fiesole, l’altra con l’arme del pontefice Urbano VIII, sotto del quale fu eseguita la permuta, e una terza iscrizione con l’arme abaziale sopra la porta maggiore che narra la storia della traslazione ed i personaggi che vi ebbero parte.
Questa Badia restò soppressa nel 1816, ed il suo parroco d’allora in poi reso inamovibile.
La chiesa di S. Maria al Ponte Rosso, già a Tagliafuni, nel 1833 noverava 639 abitanti.
All’Articolo BADIA DI TAGLIAFUNI fu detto che questo monastero sotto il titolo di S. Maria di Nerana fino dal secolo XI fu fondato pei Vallombrosani, mentre esso trovasi rammentato nella bolla del 6 agosto 1090 del Pontefice Urbano II a favore di quella Riforma monastica di S. Benedetto.
Uno dei più antichi abitati del Monastero di Tagliafuni trovasi indicato in una membrana dell’11 maggio dell’anno 1196, appartenuta alla Badia di Monte Scalari, ora nell’Arch. Dipl. Fior. fra le carte del monastero di S.
Vigilio di Siena.
Nel 1569 la chiesa abaziale di Tagliafuni fu restaurata e quindi sotto di 22 ottobre dello stesso anno dal vescovo di Fiesole Angiolo da Diacceto consagrata.
Finalmente con lodo dell’8 aprile 1710 tra il preposto e capitolo della collegiata di Figline ed i Vallombrosani restò convenuta la permuta dell’oratorio di S. Maria al Ponte Rosso , spettante al detto capitolo, con la chiesa parrocchiale di S. Bartolommeo a Scampata di giuspadronato della Congregazione, nel dì otto maggio del 1711, in memoria di cotesta permuta, furono scolpite tre iscrizioni, una relativa al vescovo di Diacceto che allora presedeva la diocesi di Fiesole, l’altra con l’arme del pontefice Urbano VIII, sotto del quale fu eseguita la permuta, e una terza iscrizione con l’arme abaziale sopra la porta maggiore che narra la storia della traslazione ed i personaggi che vi ebbero parte.
Questa Badia restò soppressa nel 1816, ed il suo parroco d’allora in poi reso inamovibile.
La chiesa di S. Maria al Ponte Rosso, già a Tagliafuni, nel 1833 noverava 639 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 496.
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