TERRANUOVA, o TERRA NUOVA
giĂ CASTEL S. MARIA nel Val dâArno superiore.
â Cotesta Terra non piĂš antica del 1337 fu in origine designata sotto il vocabolo di Castel Santa Maria, titolo della sua antica chiesa parrocchiale cui piĂš tardi venne annessa la cura di S.
Niccolò a Ganghereto. â Ă Terra Nuova capoluogo di ComunitĂ e Giurisdizione nella Diocesi e Compartimento di Arezzo.
Risiede essa alle falde meridionali dei colli che servono di base al monte di Pratomagno circa braccia 220 sopra il livello del mare, lungo la ripa destra del torrente Cioffenna nel gr. 43° 33â5ââlatitudine e nel 29° 14â6ââlongitudine, quasi quattro miglia toscane a levante di San Giovanni, due a settentrione di Montevarchi, 4 miglia toscane a ostro libeccio di Loro, 6 a scirocco di Castel Freanco di sopra, e intorno a 18 miglia toscane a maestrale d i Arezzo.
Che Terra Nuova nel secolo in cui fu edificata si appellasse Castel di S. Maria di Ganghereto, non ne lascia alcun dubbio una scrittura del dĂŹ 9 febbrajo 1366, con la quale lâabate di S. TrinitĂ dellâAlpe, alla presenza di varj rettori dipendenti da quella Badia, accordò facoltĂ al priore di S. Giorgio (ora S. Francesco) a Ganghereto di alienare due pezzi di terra posti nel distretto di Castel S.
Maria di Ganghereto , situati uno nel piano di Cioffenna, lâaltro nella contrada del Pozzo . â Vedere GANGHERETO.
Dalla distruzione del Castello di Ganghereto dominato dagli Ubertini e demolito nel 1271 per ordine della Repubblica Fiorentina, sorse mezzo miglio al suo libeccio in forma assai regolare il Castello di S. Maria di Ganghereto, appellato in seguito Terra Nuova. Il primo decreto della Signoria di Firenze per la sua costruzione porta la data del gennajo 1299, allorquando fu deliberato quanto appresso: Tres Terrae fiant in partibus vallis Arni, duo in planitie de Casa Ubertini (cioè, Castel Franco e Terra Nuova) alia juxta burgum Plani Alberti (San Giovanni) pro honore et jurisditione Com. Florentiae amplianda, etc.
Ma il Castello nel piano di casa Ubertini non ebbe il suo principio innanzi il 1337, ed allora la Repubblica, per chiamarvi tutti gli uomini delle villate e castella vicine, accordò loro alcune franchigie onde levare quei vassalli per lâaffatto di sotto alla prepotenza e giurisdizione dei conti Guidi, e degli Ubertini, che sino dal 1310 supplicarono la Signoria di Firenze a volerli liberare dalle vessazioni dei loro tirannetti, starebbe a confermare qualmente quei signorotti non avevano abbandonato il brutto mestiere, rimproverato loro dallâAlighieri, di fare cioè alle genti ed alle strade orribil guerra .
Alla pianta della Terra Nuova sembra che servissero di modello altri paesi costruiti in quel tempo per ordine della Repubblica Fiorentina, nello stesso Valdarno, come San Giovanni e Castel Franco di Sopra, poscia nelle Valli di Sieve e del Santerno, come, la Scarperia e Firenzuola, le quali tutte presentano un giro di mura torrite rettangolare con quattro porte poste alla metĂ deâquattro lati con strade interne rettilinee e parallele aventi in mezzo una piazza.
I varj provvedimenti dati dalla Repubblica per edificazione di Terra Nuova, si estesero dal 1337 fino al 1348; fra i quali fuvvi questo, che la terra di S. Maria fosse lunga braccia 470, e che avesse di larghezza braccia 246 con altre particolaritĂ ivi indicate.
La chiesa arcipretura esiste nella piazza di mezzo, benchĂŠ dentro la Terra sieno altre quattro chiese parrocchiali, comecchè il loro popolo abiti alla campagna. â Vi si trova pure un monastero di Benedettine (SS. Annunziata) con educande in convitto, aventi lâobbligo quelle centrali di istruire gratuitamente le fanciulle del paese, mentre rispetto ai maschi vi provvede la ComunitĂ stessa mediante un buon maestro di letteratura italiana e latina.
Ma il maggior lustro che a Terra Nuova derivò, è quello di esser patria di Poggio Bracciolin i, dove pare che venisse a stabilirsi Guccio di lui padre disceso nel Castel S. Maria dallâalpestre rocca di Lanciolina sopra Loro; e fu probabilmente in Terra Nuova dove nel febbrajo del 1380 nacque quel segretario della Repubblica Fiorentina.
â Dissi probabilmente, tostochè altri attribuirono cotanto onore al villaggio stesso di Lanciolina.
Agli Articolo CASTIGLION UBERTINI, e CINCELLI fu accennata una scrittura matrimoniale rogata nel 1338 nella villa di Cincelli da ser Nuccio (forse Guccio) di ser Poggio nativo di Castiglion Ubertini.
Se questo ser Nuccio, o ser Guccio, nato da un altro ser Poggio fu lâavo del nostro Bracciolini, il quale nacque da ser Guccio di Poggio di Guccio, bisognerebbe dire col Recanati, che lâuffizio del notaro fosse stato per alcune generazioni ereditario nella famiglia del Poggio. â (Vedere G.SHEPHERD, Vita di Poggio Bracciolini tradotta dallâavvocato Tommaso Tonelli.) Il famoso Coluccio Salutati in una lettera a Pietro Turco esistente nella bibloteca Riccardiana, e riportata in appendice dal ch. traduttore della vita di poggio Bracciolini testè rammentato, ci scuopre uno zio del Poggio in un altro nataro, quale fu ser Michele Ronghi di Terra Nuova. Inoltre il Bracciolini stesso dichiarò terra Nuova sua patria in una epistola scritta da Roma, e riportata nel Vol. I delle Memorie dellâAccademia Valdarnese, che si appella di Poggio per onorare la memoria del Bracciolini, il quale in una sua villa di Terra Nuova, ebbe in animo di stabilire alcune conversazioni letterarie, e di terminare costĂ i suoi dĂŹ. â Arroge che a confessione di Poggio stesso, era sua volontĂ nella prima metĂ del secolo XV di adornare di statue e di altri monumenti marmorei, medaglie e camei il resedio che teneva presso Terra Nuova, dove nei tempi estivi non di rado soleva egli recarsi da Roma invitandovi qualche chiaro ingegno della sua etĂ .
Nel mentre il Poggio a tale scopo di utile riposo destinava la sua villa dei contorni di Terra Nuova, o piuttosto di San Giovanni presso Monte Carlo, quando i frati dellâOsservanza innalzavano costĂ un loro convento, in quel mentre egli riceveva dai Fiorentini, una testimonianza di favore e di stima, tostochè con pubblico decreto la Signoria ordinò di esentare il Poggio ed i suoi figli da ogni pubblica gravezza.
Ciò starebbe a dimostrare che quella riformagione fosse posteriore al nobile matrimonio che il Bracciolini contrasse sul finire dellâanno 1435, quando egli sâimpalmò ad una figlia di Ghino di Manente deâBuondelmonti di Firenze.
La chiesa parrocchiale di S. Maria a Terra Nuova fu eretta in arcipretura con decreto vescovile del 7 maggio 1737, e con altro decreto del 30 gennajo 1790 venne aggregata alla cura medesima la prioria di S. Niccolò a Ganghereto.
Lâaltra prioria di S. Biagio ai Mori in Terra Nuova fu eretta in prepositura allâoccasione medesima dellâerezione in arcipretura della cura di Terra Nuova. â Le altre tre chiese parrocchiali, situate dentro le mura di Terra Nuova, ma che hanno la popolazione nella campagna, sono, io credo, quelle di Penna, Pernina e Tasso .
MOVIMENTO della Popolazione di TERRA NUOVA a cinque epoche diverse, divisa per famiglie, compreso il popolo di S. Biagio.
ANNO 1551: Impuberi maschi -; femmine -; adulti maschi -, femmine -; coniugati dei due sessi -; ecclesiastici secolari -; numero delle famiglie 764; totale della popolazione 1308.
ANNO 1745: Impuberi maschi 134; femmine 95; adulti maschi 143, femmine 179; coniugati dei due sessi 230; ecclesiastici secolari 10; numero delle famiglie 173; totale della popolazione 791.
ANNO 1833: Impuberi maschi 148; femmine 173; adulti maschi 176, femmine 177; coniugati dei due sessi 402; ecclesiastici secolari 8; numero delle famiglie 206; totale della popolazione 1084.
ANNO 1840: Impuberi maschi 199; femmine 187; adulti maschi 222, femmine 184; coniugati dei due sessi 464; ecclesiastici secolari 9; numero delle famiglie 231; totale della popolazione 1265.
ANNO 1843: Impuberi maschi 206; femmine 198; adulti maschi 226, femmine 193; coniugati dei due sessi 426; ecclesiastici secolari 10; numero delle famiglie 231; totale della popolazione 1259.
ComunitĂ di Terra Nuova. â Il territorio di questa ComunitĂ occupa una superficie di quadrati 21002, dei quali 614 curca spettano a corsi dâacqua ed a pubbliche strade.
Nel 1833 vi abitavano 6250 individui, in proporzione circa 238 persone per ogni miglio toscano quadrato di suolo imponibile.
Confina con sette ComunitĂ . Di contro a ostro mediante il corso dellâArno ha di fronte, da primo la ComunitĂ di Montevarchi, a partire dallo sbocco in Arno della via pedonale delle Corniole finchĂŠ trova quella riva opposta del fiume lo sbocco del fosso del Quercio. CostĂŹ sottentra a confine la ComunitĂ di San Giovanni, con la quale la nostra fronteggia dirimpetto a libeccio mediante il corso dellâArno fino al di sotto della foce in esso del torrente Cioffenna; di lĂ dal quale entrambi i territorj lasciano fuori lâArno e voltando direzione da libeccio a maestrale entrano e tosto attraversano il borro delle Ville, percorrendo per breve tratto la strada rotabile della Badiola , lungo la quale arrivano nel borro di Riofi presso la confluenza in esso del fosso di Castelfranco, il quale ultimo rimontano fino allo sbocco in esso del borro Renacciolo. CostĂŹ viene a confine la ComunitĂ di Castel Franco di Sopra, con la quale lâaltra di Terra Nuova fronteggia innanzi tutto dirimpetto a ponente, poi a maestrale mediante il borro di Certignano che insieme rimontano nella direzione di levante fino al ponte di Certignano sulla strada provinciale deâSette Ponti. A cotesto punto sottentra il territorio comunitativo di Loro, col quale il nostro di Terra Nuova voltando faccia a grecale percorre lungo la strada provinciale predetta, dalla quale si ritira presso la ripa destra del Cioffenna per poi attraversare cotestâultimo corso dâacqua, circa mezzo miglio, toscano al di sotto di Loro, quindi ritornare sulla strada provinciale medesima che continua a percorrere di conserva con la ComunitĂ di Loro fino al borro di Lorenaccio.
CostĂŹ cambiando direzione da scirocco a ostro il territorio della ComunitĂ di Terra Nuova trova dirimpetto a levante quello deâdue Comuni distrettuali di Laterina, ossia di Castiglion Fibocchi, col quale il nostro costeggia mediante il borro predetto e quello di Loreno, che presto attraversa per dirigersi verso ponente sulle piagge di Vitereta, dove trapassa il torrente Agna, finchĂŠ giunto al cosiddetto Poggiolo trova il territorio della ComunitĂ di Castiglion Ubertini. Con questâultima lâaltra di Terra Nuova dirigendosi verso maestrale passa per varj borriciattoli fino sotto al cosĂŹ detta Faggeta, di lĂ dalla quale volta faccia da scirocco a libeccio e arriva sulla strada pedonale delle Corniole, mercĂŠ cui riscende nellâArno di fronte alla ComunitĂ di Montevarchi.
Fra i corsi maggiori dâacqua che lambiscono o che attraversano il territorio di questa ComunitĂ , dopo lâArno, contansi i torrenti Cioffegna e lâAgna, entrambi i quali scendono da Pratomagno, il secondo per sboccare in Arno poco sotto il Ponte al Romito, lâaltro per entrarvi passato di un miglio il capoluogo di Terra Nuova. â Vedere AGNA nel Val dâarno superiore, e CIOFFENNA.
Molte strade rotabili passano per questo territorio, la prima delle quali è la Valdarnese, ossia la provinciale deâSette Ponti; la seconda è quella che, passato lâArno davanti al Giglio, staccasi dalla postale aretina per attraversare alla barca sullâArno e nella opposta ripa rimontare la destra del Cioffenna, o Gioffenna, prima di entrare dopo uno scarso miglio circa in Terra Nuova, e costĂ diramarsi per Loro e Gangherereto.
Non vi sono monti dentro la Comunità , ma piagge e colline; sulle quali percorre la strada provinciale Valdarnese, tracciata lungo gli altipiani che portano il vocabolo di Pian tra Vigne, Pian di Mezzo, Pian di Radice, o delle Ville, Pian di Scò, ecc.
Ă in mezzo a coteste piagge coperte di sabbione, denominate nel paese sansino, è costĂ dove sogliono trovarsi sepolti grandi quadrupedi del genere elefanti, mastodonti, ippopotami con altri mammiferi di specie perdute, talchè non vi è naturalista che non visiti nel Val dâArno superiore il territorio di Faella nella ComunitĂ di Castel Franco e quelli di Ganghereto e del Tasso nel distretto di Terra Nuova, e pochi di loro ritornano di lĂ senza aver scoperto e acquistato qualche frammento di quei carcami. â Vedere gli Articolo FAELLA e GANGHERETO.
Da Terra Nuova, o piuttosto dal vicino villaggio di Penna trasse origine Bartolomeo Concini, che dallâoscuritĂ della capanna passò a figurare fra gli splendori della reggia di Cosimo I, del qual sovrano seppe cattivarsi il favore, in guisa che egli ebbe la vanagloria di fondare la nobiltĂ nella sua famiglia, e di fare promuovere il di lui fratello Matteo, parroco delle Ville (Pian tra Vigne) alla sede vescovile di Cortona.
MorĂŹ in Terra Nuova nel 1761, sebbene nativo di Livorno, Domenico Sforazzini, maestro di belle lettere, ed in archeologia storica riguardante il Val dâArno superiore non poco versato. Una parte di lui MSS. conservansi nella biblioteca del Seminario fiorentino fra quelli raccolti del pievano DellâOgna rettore dello stesso Seminario.
Ma il letterato che offusca tutti i precedenti fu Poggio di Guccio Bracciolini, del quale si è già discorso in questo ed in qualche altro articolo della presente opera.
La ComunitĂ mantiene un maestro di belle lettere, un medico e un medico chirurgo.
Vi sono due fiere annuali, nel primo lunedĂŹ dopo la seconda domenica di giugno, e in quello dopo la quarta domenica di settembre.
Risiede in Terra Nuova un potestĂ di terza classe, che nel civile estende la sua giurisdizione anche sopra i popoli della comunitĂ di Loro e della soppressa potesteria di Castel Franco di Sopra, sottoposto per la parte politica e pel criminale al Vicario Regio di San Giovanni, dove sono lâingegnere di Circondario ed il cancelliere Comunitativo. â Lâuffizio di esazione del Registro è in Montevarchi; la conservazione delle Ipoteche e il tribunale di prima Istanza sono in Arezzo.
QUADRO della Popolazione della COMUNITAâDI TERRA NUOVA a cinque epoche diverse.
- nome del luogo: Campogialli, titolo della chiesa: S.
Agata (Prioria), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° 220, abitanti anno 1745 n° 304, abitanti anno 1833 n° 418, abitanti anno 1840 n° 446, abitanti anno 1843 n° 504 - nome del luogo: Cicogna (*), titolo della chiesa: S.
Lucia (Prepositura), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° 149, abitanti anno 1745 n° 266, abitanti anno 1833 n° 323, abitanti anno 1840 n° 365, abitanti anno 1843 n° 390 - nome del luogo: Ganghereto, titolo della chiesa: SS.
Giorgio e Francesco (Rettoria), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° -, abitanti anno 1745 n° 114, abitanti anno 1833 n° 149, abitanti anno 1840 n° 159, abitanti anno 1843 n° 162 - nome del luogo: Montalto (*), titolo della chiesa: S.
Margherita (Prioria), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° -, abitanti anno 1745 n° 134, abitanti anno 1833 n° 161, abitanti anno 1840 n° 174, abitanti anno 1843 n° 192 - nome del luogo: Monte Lungo (*), titolo della chiesa: S.
Maria (Rettoria), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° 386, abitanti anno 1745 n° 218, abitanti anno 1833 n° 328, abitanti anno 1840 n° 309, abitanti anno 1843 n° 341 - nome del luogo: Monte Marciano, titolo della chiesa: SS. Lucia e Apollinare (Pieve), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° 205, abitanti anno 1745 n° 335, abitanti anno 1833 n° 463, abitanti anno 1840 n° 460, abitanti anno 1843 n° 439 - nome del luogo: Penna (Villaggio), titolo della chiesa: S.
Croce (Rettoria), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° -, abitanti anno 1745 n° 236, abitanti anno 1833 n° 377, abitanti anno 1840 n° 395, abitanti anno 1843 n° 402 - nome del luogo: Pernina, titolo della chiesa: S. Maria (Prioria), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° 215, abitanti anno 1745 n° 202, abitanti anno 1833 n° 340, abitanti anno 1840 n° 338, abitanti anno 1843 n° 355 - nome del luogo: Persignano (*), titolo della chiesa: S.
Lorenzo (Rettoria), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° 114, abitanti anno 1745 n° 214, abitanti anno 1833 n° 365, abitanti anno 1840 n° 423, abitanti anno 1843 n° 442 - nome del luogo: Pian di Radice o alle Ville, titolo della chiesa: S. Michele (Prioria), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° 135, abitanti anno 1745 n° 265, abitanti anno 1833 n° 363, abitanti anno 1840 n° 362, abitanti anno 1843 n° 349 - nome del luogo: Pian tra Vigne (*), titolo della chiesa: S. Lorenzo (Pieve), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° 197, abitanti anno 1745 n° 229, abitanti anno 1833 n° 292, abitanti anno 1840 n° 340, abitanti anno 1843 n° 312 - nome del luogo: Pozzo, titolo della chiesa: S.
Bartolommeo (Prioria), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° 285, abitanti anno 1745 n° 303, abitanti anno 1833 n° 310, abitanti anno 1840 n° 401, abitanti anno 1843 n° 372 - nome del luogo: Tasso, titolo della chiesa: SS. Jacopo e Filippo (Prioria), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° 175, abitanti anno 1745 n° 296, abitanti anno 1833 n° 421, abitanti anno 1840 n° 392, abitanti anno 1843 n° 503 - nome del luogo: Terrajo (*), titolo della chiesa: S.
Niccolò (Rettoria), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° -, abitanti anno 1745 n° 77, abitanti anno 1833 n° 91, abitanti anno 1840 n° -, abitanti anno 1843 n° - - nome del luogo: TERRA NUOVA, titolo della chiesa: S.
Maria (Arcipretura) con lâannesso di S. Niccolò di Ganghereto, diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° 1041, abitanti anno 1745 n° 505, abitanti anno 1833 n° 562, abitanti anno 1840 n° 701, abitanti anno 1843 n° 735 - nome del luogo: TERRA NUOVA, titolo della chiesa: S.
Biagio ai Mori (Prepositura), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° 723, abitanti anno 1745 n° 286, abitanti anno 1833 n° 522, abitanti anno 1840 n° 564, abitanti anno 1843 n° 524 - nome del luogo: Trajana (*), titolo della chiesa: SS.
Fabiano e Sebastiano (Rettoria), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° 163, abitanti anno 1745 n° 160, abitanti anno 1833 n° 236, abitanti anno 1840 n° 276, abitanti anno 1843 n° 325 - nome del luogo: Treggiaja, titolo della chiesa: S. Pietro in S. Benedetto (Rettoria), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° 105, abitanti anno 1745 n° 124, abitanti anno 1833 n° 153, abitanti anno 1840 n° 152, abitanti anno 1843 n° 148 - Totale abitanti anno 1551: n° 4103 - Totale abitanti anno 1745: n° 4268 - Totale abitanti anno 1833: n° 6250 (1) La parrocchia di S. Niccolò al Terrajo cinque anni addietro fu soppressa. Nelle ultime due epoche entravano in questa ComunitĂ - anno 1840: abitanti n° 219 - anno 1843: abitanti n° 286 - totale abitanti anno 1840: n° 6476 - totale abitanti anno 1843: n° 6781 Altronde nelle stesse due epoche escivano da questa ComunitĂ alcune frazioni delle parrocchie contrassegnate con lâasterisco (*) - anno 1840: abitanti n° 218 - anno 1843: abitanti n° 458 - RESTANO abitanti anno 1840: n° 6258 - RESTANO abitanti anno 1843: n° 6323
Niccolò a Ganghereto. â Ă Terra Nuova capoluogo di ComunitĂ e Giurisdizione nella Diocesi e Compartimento di Arezzo.
Risiede essa alle falde meridionali dei colli che servono di base al monte di Pratomagno circa braccia 220 sopra il livello del mare, lungo la ripa destra del torrente Cioffenna nel gr. 43° 33â5ââlatitudine e nel 29° 14â6ââlongitudine, quasi quattro miglia toscane a levante di San Giovanni, due a settentrione di Montevarchi, 4 miglia toscane a ostro libeccio di Loro, 6 a scirocco di Castel Freanco di sopra, e intorno a 18 miglia toscane a maestrale d i Arezzo.
Che Terra Nuova nel secolo in cui fu edificata si appellasse Castel di S. Maria di Ganghereto, non ne lascia alcun dubbio una scrittura del dĂŹ 9 febbrajo 1366, con la quale lâabate di S. TrinitĂ dellâAlpe, alla presenza di varj rettori dipendenti da quella Badia, accordò facoltĂ al priore di S. Giorgio (ora S. Francesco) a Ganghereto di alienare due pezzi di terra posti nel distretto di Castel S.
Maria di Ganghereto , situati uno nel piano di Cioffenna, lâaltro nella contrada del Pozzo . â Vedere GANGHERETO.
Dalla distruzione del Castello di Ganghereto dominato dagli Ubertini e demolito nel 1271 per ordine della Repubblica Fiorentina, sorse mezzo miglio al suo libeccio in forma assai regolare il Castello di S. Maria di Ganghereto, appellato in seguito Terra Nuova. Il primo decreto della Signoria di Firenze per la sua costruzione porta la data del gennajo 1299, allorquando fu deliberato quanto appresso: Tres Terrae fiant in partibus vallis Arni, duo in planitie de Casa Ubertini (cioè, Castel Franco e Terra Nuova) alia juxta burgum Plani Alberti (San Giovanni) pro honore et jurisditione Com. Florentiae amplianda, etc.
Ma il Castello nel piano di casa Ubertini non ebbe il suo principio innanzi il 1337, ed allora la Repubblica, per chiamarvi tutti gli uomini delle villate e castella vicine, accordò loro alcune franchigie onde levare quei vassalli per lâaffatto di sotto alla prepotenza e giurisdizione dei conti Guidi, e degli Ubertini, che sino dal 1310 supplicarono la Signoria di Firenze a volerli liberare dalle vessazioni dei loro tirannetti, starebbe a confermare qualmente quei signorotti non avevano abbandonato il brutto mestiere, rimproverato loro dallâAlighieri, di fare cioè alle genti ed alle strade orribil guerra .
Alla pianta della Terra Nuova sembra che servissero di modello altri paesi costruiti in quel tempo per ordine della Repubblica Fiorentina, nello stesso Valdarno, come San Giovanni e Castel Franco di Sopra, poscia nelle Valli di Sieve e del Santerno, come, la Scarperia e Firenzuola, le quali tutte presentano un giro di mura torrite rettangolare con quattro porte poste alla metĂ deâquattro lati con strade interne rettilinee e parallele aventi in mezzo una piazza.
I varj provvedimenti dati dalla Repubblica per edificazione di Terra Nuova, si estesero dal 1337 fino al 1348; fra i quali fuvvi questo, che la terra di S. Maria fosse lunga braccia 470, e che avesse di larghezza braccia 246 con altre particolaritĂ ivi indicate.
La chiesa arcipretura esiste nella piazza di mezzo, benchĂŠ dentro la Terra sieno altre quattro chiese parrocchiali, comecchè il loro popolo abiti alla campagna. â Vi si trova pure un monastero di Benedettine (SS. Annunziata) con educande in convitto, aventi lâobbligo quelle centrali di istruire gratuitamente le fanciulle del paese, mentre rispetto ai maschi vi provvede la ComunitĂ stessa mediante un buon maestro di letteratura italiana e latina.
Ma il maggior lustro che a Terra Nuova derivò, è quello di esser patria di Poggio Bracciolin i, dove pare che venisse a stabilirsi Guccio di lui padre disceso nel Castel S. Maria dallâalpestre rocca di Lanciolina sopra Loro; e fu probabilmente in Terra Nuova dove nel febbrajo del 1380 nacque quel segretario della Repubblica Fiorentina.
â Dissi probabilmente, tostochè altri attribuirono cotanto onore al villaggio stesso di Lanciolina.
Agli Articolo CASTIGLION UBERTINI, e CINCELLI fu accennata una scrittura matrimoniale rogata nel 1338 nella villa di Cincelli da ser Nuccio (forse Guccio) di ser Poggio nativo di Castiglion Ubertini.
Se questo ser Nuccio, o ser Guccio, nato da un altro ser Poggio fu lâavo del nostro Bracciolini, il quale nacque da ser Guccio di Poggio di Guccio, bisognerebbe dire col Recanati, che lâuffizio del notaro fosse stato per alcune generazioni ereditario nella famiglia del Poggio. â (Vedere G.SHEPHERD, Vita di Poggio Bracciolini tradotta dallâavvocato Tommaso Tonelli.) Il famoso Coluccio Salutati in una lettera a Pietro Turco esistente nella bibloteca Riccardiana, e riportata in appendice dal ch. traduttore della vita di poggio Bracciolini testè rammentato, ci scuopre uno zio del Poggio in un altro nataro, quale fu ser Michele Ronghi di Terra Nuova. Inoltre il Bracciolini stesso dichiarò terra Nuova sua patria in una epistola scritta da Roma, e riportata nel Vol. I delle Memorie dellâAccademia Valdarnese, che si appella di Poggio per onorare la memoria del Bracciolini, il quale in una sua villa di Terra Nuova, ebbe in animo di stabilire alcune conversazioni letterarie, e di terminare costĂ i suoi dĂŹ. â Arroge che a confessione di Poggio stesso, era sua volontĂ nella prima metĂ del secolo XV di adornare di statue e di altri monumenti marmorei, medaglie e camei il resedio che teneva presso Terra Nuova, dove nei tempi estivi non di rado soleva egli recarsi da Roma invitandovi qualche chiaro ingegno della sua etĂ .
Nel mentre il Poggio a tale scopo di utile riposo destinava la sua villa dei contorni di Terra Nuova, o piuttosto di San Giovanni presso Monte Carlo, quando i frati dellâOsservanza innalzavano costĂ un loro convento, in quel mentre egli riceveva dai Fiorentini, una testimonianza di favore e di stima, tostochè con pubblico decreto la Signoria ordinò di esentare il Poggio ed i suoi figli da ogni pubblica gravezza.
Ciò starebbe a dimostrare che quella riformagione fosse posteriore al nobile matrimonio che il Bracciolini contrasse sul finire dellâanno 1435, quando egli sâimpalmò ad una figlia di Ghino di Manente deâBuondelmonti di Firenze.
La chiesa parrocchiale di S. Maria a Terra Nuova fu eretta in arcipretura con decreto vescovile del 7 maggio 1737, e con altro decreto del 30 gennajo 1790 venne aggregata alla cura medesima la prioria di S. Niccolò a Ganghereto.
Lâaltra prioria di S. Biagio ai Mori in Terra Nuova fu eretta in prepositura allâoccasione medesima dellâerezione in arcipretura della cura di Terra Nuova. â Le altre tre chiese parrocchiali, situate dentro le mura di Terra Nuova, ma che hanno la popolazione nella campagna, sono, io credo, quelle di Penna, Pernina e Tasso .
MOVIMENTO della Popolazione di TERRA NUOVA a cinque epoche diverse, divisa per famiglie, compreso il popolo di S. Biagio.
ANNO 1551: Impuberi maschi -; femmine -; adulti maschi -, femmine -; coniugati dei due sessi -; ecclesiastici secolari -; numero delle famiglie 764; totale della popolazione 1308.
ANNO 1745: Impuberi maschi 134; femmine 95; adulti maschi 143, femmine 179; coniugati dei due sessi 230; ecclesiastici secolari 10; numero delle famiglie 173; totale della popolazione 791.
ANNO 1833: Impuberi maschi 148; femmine 173; adulti maschi 176, femmine 177; coniugati dei due sessi 402; ecclesiastici secolari 8; numero delle famiglie 206; totale della popolazione 1084.
ANNO 1840: Impuberi maschi 199; femmine 187; adulti maschi 222, femmine 184; coniugati dei due sessi 464; ecclesiastici secolari 9; numero delle famiglie 231; totale della popolazione 1265.
ANNO 1843: Impuberi maschi 206; femmine 198; adulti maschi 226, femmine 193; coniugati dei due sessi 426; ecclesiastici secolari 10; numero delle famiglie 231; totale della popolazione 1259.
ComunitĂ di Terra Nuova. â Il territorio di questa ComunitĂ occupa una superficie di quadrati 21002, dei quali 614 curca spettano a corsi dâacqua ed a pubbliche strade.
Nel 1833 vi abitavano 6250 individui, in proporzione circa 238 persone per ogni miglio toscano quadrato di suolo imponibile.
Confina con sette ComunitĂ . Di contro a ostro mediante il corso dellâArno ha di fronte, da primo la ComunitĂ di Montevarchi, a partire dallo sbocco in Arno della via pedonale delle Corniole finchĂŠ trova quella riva opposta del fiume lo sbocco del fosso del Quercio. CostĂŹ sottentra a confine la ComunitĂ di San Giovanni, con la quale la nostra fronteggia dirimpetto a libeccio mediante il corso dellâArno fino al di sotto della foce in esso del torrente Cioffenna; di lĂ dal quale entrambi i territorj lasciano fuori lâArno e voltando direzione da libeccio a maestrale entrano e tosto attraversano il borro delle Ville, percorrendo per breve tratto la strada rotabile della Badiola , lungo la quale arrivano nel borro di Riofi presso la confluenza in esso del fosso di Castelfranco, il quale ultimo rimontano fino allo sbocco in esso del borro Renacciolo. CostĂŹ viene a confine la ComunitĂ di Castel Franco di Sopra, con la quale lâaltra di Terra Nuova fronteggia innanzi tutto dirimpetto a ponente, poi a maestrale mediante il borro di Certignano che insieme rimontano nella direzione di levante fino al ponte di Certignano sulla strada provinciale deâSette Ponti. A cotesto punto sottentra il territorio comunitativo di Loro, col quale il nostro di Terra Nuova voltando faccia a grecale percorre lungo la strada provinciale predetta, dalla quale si ritira presso la ripa destra del Cioffenna per poi attraversare cotestâultimo corso dâacqua, circa mezzo miglio, toscano al di sotto di Loro, quindi ritornare sulla strada provinciale medesima che continua a percorrere di conserva con la ComunitĂ di Loro fino al borro di Lorenaccio.
CostĂŹ cambiando direzione da scirocco a ostro il territorio della ComunitĂ di Terra Nuova trova dirimpetto a levante quello deâdue Comuni distrettuali di Laterina, ossia di Castiglion Fibocchi, col quale il nostro costeggia mediante il borro predetto e quello di Loreno, che presto attraversa per dirigersi verso ponente sulle piagge di Vitereta, dove trapassa il torrente Agna, finchĂŠ giunto al cosiddetto Poggiolo trova il territorio della ComunitĂ di Castiglion Ubertini. Con questâultima lâaltra di Terra Nuova dirigendosi verso maestrale passa per varj borriciattoli fino sotto al cosĂŹ detta Faggeta, di lĂ dalla quale volta faccia da scirocco a libeccio e arriva sulla strada pedonale delle Corniole, mercĂŠ cui riscende nellâArno di fronte alla ComunitĂ di Montevarchi.
Fra i corsi maggiori dâacqua che lambiscono o che attraversano il territorio di questa ComunitĂ , dopo lâArno, contansi i torrenti Cioffegna e lâAgna, entrambi i quali scendono da Pratomagno, il secondo per sboccare in Arno poco sotto il Ponte al Romito, lâaltro per entrarvi passato di un miglio il capoluogo di Terra Nuova. â Vedere AGNA nel Val dâarno superiore, e CIOFFENNA.
Molte strade rotabili passano per questo territorio, la prima delle quali è la Valdarnese, ossia la provinciale deâSette Ponti; la seconda è quella che, passato lâArno davanti al Giglio, staccasi dalla postale aretina per attraversare alla barca sullâArno e nella opposta ripa rimontare la destra del Cioffenna, o Gioffenna, prima di entrare dopo uno scarso miglio circa in Terra Nuova, e costĂ diramarsi per Loro e Gangherereto.
Non vi sono monti dentro la Comunità , ma piagge e colline; sulle quali percorre la strada provinciale Valdarnese, tracciata lungo gli altipiani che portano il vocabolo di Pian tra Vigne, Pian di Mezzo, Pian di Radice, o delle Ville, Pian di Scò, ecc.
Ă in mezzo a coteste piagge coperte di sabbione, denominate nel paese sansino, è costĂ dove sogliono trovarsi sepolti grandi quadrupedi del genere elefanti, mastodonti, ippopotami con altri mammiferi di specie perdute, talchè non vi è naturalista che non visiti nel Val dâArno superiore il territorio di Faella nella ComunitĂ di Castel Franco e quelli di Ganghereto e del Tasso nel distretto di Terra Nuova, e pochi di loro ritornano di lĂ senza aver scoperto e acquistato qualche frammento di quei carcami. â Vedere gli Articolo FAELLA e GANGHERETO.
Da Terra Nuova, o piuttosto dal vicino villaggio di Penna trasse origine Bartolomeo Concini, che dallâoscuritĂ della capanna passò a figurare fra gli splendori della reggia di Cosimo I, del qual sovrano seppe cattivarsi il favore, in guisa che egli ebbe la vanagloria di fondare la nobiltĂ nella sua famiglia, e di fare promuovere il di lui fratello Matteo, parroco delle Ville (Pian tra Vigne) alla sede vescovile di Cortona.
MorĂŹ in Terra Nuova nel 1761, sebbene nativo di Livorno, Domenico Sforazzini, maestro di belle lettere, ed in archeologia storica riguardante il Val dâArno superiore non poco versato. Una parte di lui MSS. conservansi nella biblioteca del Seminario fiorentino fra quelli raccolti del pievano DellâOgna rettore dello stesso Seminario.
Ma il letterato che offusca tutti i precedenti fu Poggio di Guccio Bracciolini, del quale si è già discorso in questo ed in qualche altro articolo della presente opera.
La ComunitĂ mantiene un maestro di belle lettere, un medico e un medico chirurgo.
Vi sono due fiere annuali, nel primo lunedĂŹ dopo la seconda domenica di giugno, e in quello dopo la quarta domenica di settembre.
Risiede in Terra Nuova un potestĂ di terza classe, che nel civile estende la sua giurisdizione anche sopra i popoli della comunitĂ di Loro e della soppressa potesteria di Castel Franco di Sopra, sottoposto per la parte politica e pel criminale al Vicario Regio di San Giovanni, dove sono lâingegnere di Circondario ed il cancelliere Comunitativo. â Lâuffizio di esazione del Registro è in Montevarchi; la conservazione delle Ipoteche e il tribunale di prima Istanza sono in Arezzo.
QUADRO della Popolazione della COMUNITAâDI TERRA NUOVA a cinque epoche diverse.
- nome del luogo: Campogialli, titolo della chiesa: S.
Agata (Prioria), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° 220, abitanti anno 1745 n° 304, abitanti anno 1833 n° 418, abitanti anno 1840 n° 446, abitanti anno 1843 n° 504 - nome del luogo: Cicogna (*), titolo della chiesa: S.
Lucia (Prepositura), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° 149, abitanti anno 1745 n° 266, abitanti anno 1833 n° 323, abitanti anno 1840 n° 365, abitanti anno 1843 n° 390 - nome del luogo: Ganghereto, titolo della chiesa: SS.
Giorgio e Francesco (Rettoria), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° -, abitanti anno 1745 n° 114, abitanti anno 1833 n° 149, abitanti anno 1840 n° 159, abitanti anno 1843 n° 162 - nome del luogo: Montalto (*), titolo della chiesa: S.
Margherita (Prioria), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° -, abitanti anno 1745 n° 134, abitanti anno 1833 n° 161, abitanti anno 1840 n° 174, abitanti anno 1843 n° 192 - nome del luogo: Monte Lungo (*), titolo della chiesa: S.
Maria (Rettoria), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° 386, abitanti anno 1745 n° 218, abitanti anno 1833 n° 328, abitanti anno 1840 n° 309, abitanti anno 1843 n° 341 - nome del luogo: Monte Marciano, titolo della chiesa: SS. Lucia e Apollinare (Pieve), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° 205, abitanti anno 1745 n° 335, abitanti anno 1833 n° 463, abitanti anno 1840 n° 460, abitanti anno 1843 n° 439 - nome del luogo: Penna (Villaggio), titolo della chiesa: S.
Croce (Rettoria), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° -, abitanti anno 1745 n° 236, abitanti anno 1833 n° 377, abitanti anno 1840 n° 395, abitanti anno 1843 n° 402 - nome del luogo: Pernina, titolo della chiesa: S. Maria (Prioria), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° 215, abitanti anno 1745 n° 202, abitanti anno 1833 n° 340, abitanti anno 1840 n° 338, abitanti anno 1843 n° 355 - nome del luogo: Persignano (*), titolo della chiesa: S.
Lorenzo (Rettoria), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° 114, abitanti anno 1745 n° 214, abitanti anno 1833 n° 365, abitanti anno 1840 n° 423, abitanti anno 1843 n° 442 - nome del luogo: Pian di Radice o alle Ville, titolo della chiesa: S. Michele (Prioria), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° 135, abitanti anno 1745 n° 265, abitanti anno 1833 n° 363, abitanti anno 1840 n° 362, abitanti anno 1843 n° 349 - nome del luogo: Pian tra Vigne (*), titolo della chiesa: S. Lorenzo (Pieve), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° 197, abitanti anno 1745 n° 229, abitanti anno 1833 n° 292, abitanti anno 1840 n° 340, abitanti anno 1843 n° 312 - nome del luogo: Pozzo, titolo della chiesa: S.
Bartolommeo (Prioria), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° 285, abitanti anno 1745 n° 303, abitanti anno 1833 n° 310, abitanti anno 1840 n° 401, abitanti anno 1843 n° 372 - nome del luogo: Tasso, titolo della chiesa: SS. Jacopo e Filippo (Prioria), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° 175, abitanti anno 1745 n° 296, abitanti anno 1833 n° 421, abitanti anno 1840 n° 392, abitanti anno 1843 n° 503 - nome del luogo: Terrajo (*), titolo della chiesa: S.
Niccolò (Rettoria), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° -, abitanti anno 1745 n° 77, abitanti anno 1833 n° 91, abitanti anno 1840 n° -, abitanti anno 1843 n° - - nome del luogo: TERRA NUOVA, titolo della chiesa: S.
Maria (Arcipretura) con lâannesso di S. Niccolò di Ganghereto, diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° 1041, abitanti anno 1745 n° 505, abitanti anno 1833 n° 562, abitanti anno 1840 n° 701, abitanti anno 1843 n° 735 - nome del luogo: TERRA NUOVA, titolo della chiesa: S.
Biagio ai Mori (Prepositura), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° 723, abitanti anno 1745 n° 286, abitanti anno 1833 n° 522, abitanti anno 1840 n° 564, abitanti anno 1843 n° 524 - nome del luogo: Trajana (*), titolo della chiesa: SS.
Fabiano e Sebastiano (Rettoria), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° 163, abitanti anno 1745 n° 160, abitanti anno 1833 n° 236, abitanti anno 1840 n° 276, abitanti anno 1843 n° 325 - nome del luogo: Treggiaja, titolo della chiesa: S. Pietro in S. Benedetto (Rettoria), diocesi cui appartiene: Arezzo, abitanti anno 1551 n° 105, abitanti anno 1745 n° 124, abitanti anno 1833 n° 153, abitanti anno 1840 n° 152, abitanti anno 1843 n° 148 - Totale abitanti anno 1551: n° 4103 - Totale abitanti anno 1745: n° 4268 - Totale abitanti anno 1833: n° 6250 (1) La parrocchia di S. Niccolò al Terrajo cinque anni addietro fu soppressa. Nelle ultime due epoche entravano in questa ComunitĂ - anno 1840: abitanti n° 219 - anno 1843: abitanti n° 286 - totale abitanti anno 1840: n° 6476 - totale abitanti anno 1843: n° 6781 Altronde nelle stesse due epoche escivano da questa ComunitĂ alcune frazioni delle parrocchie contrassegnate con lâasterisco (*) - anno 1840: abitanti n° 218 - anno 1843: abitanti n° 458 - RESTANO abitanti anno 1840: n° 6258 - RESTANO abitanti anno 1843: n° 6323
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 512.
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