TIGNANO (S. ROMOLO A)

in Val d’Elsa.

– Un altro Tignano nella stessa valle, con castellare e chiesa parrocchiale, alla quale fu annessa la vicina cura di S,Tommaso a Tignano, entrambe nel piviere di S. Pietro in Bossolo, Comunità e circa un miglio toscano a levante di Barberino di Val d’Elsa, Giurisdizione di Poggibonsi, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Esiste cotesta contrada sopra una collina tufacea, alla cui base orientale scorrono le prime fonti del torrente Drove.
Al 30 giugno del 1307 diversi uomini del popolo di S.
Romolo a Tignano, di S. Pietro in bossolo e di S. Michele a Casaglia, (ora suo annesso) stando nel campo fiorentino davanti a Gargonza si presentarono al giudice collaterale del podestà e capitano di guerra del Comune di Firenze, Ferrantino Malatesta. – Vedere Gargonza.
Trovandosi un tale documento fra le carte di Cestello, dà luogo a dubitare che in questo Tignano possedessero i monaci della Badia a Settimo,tanto più che ai Cistercensi medesimi il Pontefice Gregorio IX con bolla del 16 ottobre 1237 confermò fra gli altri beni quelli di Tignano, o Tilliano. Che poi costà vi fosse un castello, lo dimostra una provvisione della Signoria di Firenze del dì 8 aprile 1381, la quale ordinava di riparare i muri del castel di Tignano del contado fiorentino per una terza parte, ch’erano diroccati, mentre con altra provvisione del 22 agosto dello stesso anno furono assegnati 550 fiorini d’oro per la riparazione delle mura di Poggibonsi, e nel 21 aprile dell’anno successivo fu dato ordine di fortificare il Castello di Marcialla. – (GAYE Carteggio inedito di Artisti. Volume I App. II.) la parrocchia di S. Romolo a Tignano nel 1833 contava 414 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 525.