TORRENIERI
in Val d’Asso.
– Borgo già Castello con mansione postale e chiesa plebana (S. Maria Maddalena) nella Comunità Giurisdizione e circa 4 miglia toscane a grecale di Montalcino, Diocesi medesima, già di Arezzo, Compartimento di Siena.
Risiede in valle nella ripa destra del fiumicello Asso sul quadrivio della strada provinciale che di costà si dirige per settentrione a S. Giovanni d’Asso e per libeccio a Montalcino, alla terza posta da Siena, mentre è attraversato dalla strada regia postale che da Siena per S.
Quirico conduce a Roma.
Per quanto il nome stesso di Torrenieri (Turris Nerii) ci dia un indizio del primo fondatore di questa casa turrita che fu probabilmente un Ranieri de’signori di S. Quirico, tuttavia ignorasi la storia antica di cotesto paese. È certo bensì che il giuspadronato della sua chiesa appartenne in tempi remoti alla badia di S. Antimo in Val d’Orcia; la qual cosa si rileva fra le altre carta da una bolla concistoriale del 20 dicembre 1216 che il Pontefice Onorio III diresse da Roma a Ugo abate del Monastero di S. Antimo, con la quale ad imitazione dei Pontefici Innocenzio, Anastasio e Alessandro confermò al monastero prenominato anche la chiesa di S. Maria di Torrenieri. – (ARCH. BORGHESI BICHI DI SIENA).
Che gli abati però di S. Antimo esercitassero in Torrenieri una qualche autorità temporale si può congetturare dal trovare cotesto paese nei tempi addietro sotto la giurisdizione dei dominatori di Montalcino. Infatti dietro l’esame di molti testimoni, con lodo del 28 aprile 1295 furono posti i confini fra la corte o distretto di Torrenieri, quello di Montalcino e altri paesi limitrofi; i quali nel 28 aprile del 1178 la Repubblica di Siena nel consiglio della Campana confermò. – (ARCH. DIPL. SAN. T. XIV. delle Pergamene n° 1177 e 1178).
Finalmente in un rogito del 15 marzo 1355 scritto in Siena si riporta una sentenza pronunziata in nome del Comune di Torrenieri contro un tal Grifo di ser Paolo da Montalcino, al di cui suocero aveva rilasciato l’usufrutto di un podere posto nel distretto di Torrenieri e che il proprietario destinava alle sue due figliuole con l’onere di pagare ogn’anno al Comune di Torrenieri il canone di lire 53. – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte della Badia Amiat.) Lo statuto senese del 1406 ordinò di fortificare il castel di Torrenieri; comecchè fino dal 1400 si trovi nell’Archivio delle Riformagioni di Siena, al Volume IV della ragione di Agostino di Ugolino di Vieri, la somministrazione di lire 3420 fatta all’operajo destinato a fabbricare la rocca, o castel di Torrenieri.
La parrocchia di S. Maria Maddalena a Torrenieri nel 1833 contava 393 abitanti.
Risiede in valle nella ripa destra del fiumicello Asso sul quadrivio della strada provinciale che di costà si dirige per settentrione a S. Giovanni d’Asso e per libeccio a Montalcino, alla terza posta da Siena, mentre è attraversato dalla strada regia postale che da Siena per S.
Quirico conduce a Roma.
Per quanto il nome stesso di Torrenieri (Turris Nerii) ci dia un indizio del primo fondatore di questa casa turrita che fu probabilmente un Ranieri de’signori di S. Quirico, tuttavia ignorasi la storia antica di cotesto paese. È certo bensì che il giuspadronato della sua chiesa appartenne in tempi remoti alla badia di S. Antimo in Val d’Orcia; la qual cosa si rileva fra le altre carta da una bolla concistoriale del 20 dicembre 1216 che il Pontefice Onorio III diresse da Roma a Ugo abate del Monastero di S. Antimo, con la quale ad imitazione dei Pontefici Innocenzio, Anastasio e Alessandro confermò al monastero prenominato anche la chiesa di S. Maria di Torrenieri. – (ARCH. BORGHESI BICHI DI SIENA).
Che gli abati però di S. Antimo esercitassero in Torrenieri una qualche autorità temporale si può congetturare dal trovare cotesto paese nei tempi addietro sotto la giurisdizione dei dominatori di Montalcino. Infatti dietro l’esame di molti testimoni, con lodo del 28 aprile 1295 furono posti i confini fra la corte o distretto di Torrenieri, quello di Montalcino e altri paesi limitrofi; i quali nel 28 aprile del 1178 la Repubblica di Siena nel consiglio della Campana confermò. – (ARCH. DIPL. SAN. T. XIV. delle Pergamene n° 1177 e 1178).
Finalmente in un rogito del 15 marzo 1355 scritto in Siena si riporta una sentenza pronunziata in nome del Comune di Torrenieri contro un tal Grifo di ser Paolo da Montalcino, al di cui suocero aveva rilasciato l’usufrutto di un podere posto nel distretto di Torrenieri e che il proprietario destinava alle sue due figliuole con l’onere di pagare ogn’anno al Comune di Torrenieri il canone di lire 53. – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte della Badia Amiat.) Lo statuto senese del 1406 ordinò di fortificare il castel di Torrenieri; comecchè fino dal 1400 si trovi nell’Archivio delle Riformagioni di Siena, al Volume IV della ragione di Agostino di Ugolino di Vieri, la somministrazione di lire 3420 fatta all’operajo destinato a fabbricare la rocca, o castel di Torrenieri.
La parrocchia di S. Maria Maddalena a Torrenieri nel 1833 contava 393 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 542.
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