TORRI DI CANTAGALLO

nella Valle superiore del Reno bolognese.

– Villaggio con chiesa parrocchiale (S.
Maria) nel piviere di Treppio, Comunità e circa 4 miglia toscane a maestrale di Cantagallo, Giurisdizione del Montale, Diocesi di Pitoja, già di Bologna, Compartimento di Firenze.
Risiede nel rovescio dell’Appennino presso la ripa sinistra della fiumana Limentra orientale, circa due miglia innanzi di arrivare alla dogana di confine, detta di Lentula.
Questo paese fu cagione di lunghi contrasti fra i Bolognesi, cui apparteneva nello spirituale, ed i Pistojesi cui spettava per il temporale, quando il Pontefice Onorio III con lettere apostoliche del 18 febbrajo 1221 minacciò i Pistojesi restati padroni dei villaggi di Treppio, Fossato, Monticelli e Torri, affinché li consegnassero alla Santa Sede come beni donati dalla contessa Matilde, stati perciò dalla chiesa romana infeudati al conte Alberto di Prato e di Vernio. – Vedere FOSSATO, E TREPPIO DI CANTAGALLO.
La parrocchia di Santa Maria a Torri di Cantagallo nel 1833 noverava 483 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 543.