TORRITE (VILLAGGIO DI)
presso CASTELNUOVO DI GARFAGNANA nella Valle del Serchio.
– Piccolo villaggio con cappella curata (Santissima Trinità) nel popolo, Comunità e Giurisdizione di Castelnuovo, che resta quasi un miglio al suo levante-grecale nella Diocesi di Massa Ducale, già di Lucca, Ducato di Modena.
Risiede sulla ripa destra della fiumana di Torrita Secca, ed ha per confine a levante grecale il popolo di Castelnuovo, a ostro sciroccoed a maestrale quello di Rontano mediante l’alveo della Torrita Secca.
Rispetto al paesetto di Torrite all’Articolo PIEVE FOSCIANA citai un istrumento lucchese del 28 giugno 952, nel quale fu notata anche la villa di Torrite, la quale probabilmente ebbe origine dalle distrutte sue terme, descritte da Antonio Vallisneri nel suo Viaggio per i monti di Modena ed in una lettera diretta verso il 1726 al dottor Fgiuseppe Avanzini. Vi erano presso Torrite (scriveva Vallisnieri) antichissime terme, dove egli commendava la diligenza degli antichi, mentre si stupiva della negligenza dei moderni. – Uno di quei bagni termali di bella struttura fu trovato pieno di sassi con degli avanzi di un acasa caduta; e le acque termali trapelando per altra via si univano a quelle del vicino fiume. L’altro bagno caldo ai tempi del Vallisneri era con qualche diligenza conservato con i suoi sedili intorno di marmo e con stanza a volta di mattoni. In contiguità del bagno eranvi due acquedotti, uno d’acqua caldissima, l’altro di acqua limpida e freschissima, le quali acque si prendevano a piacere mediante due robinet.
Circa vent’anni dopo però un gran terremoto accaduto nel 1747 portò lo sfacelo totale a quelle già cadenti terme, le cu irovin efurono segnalate dall’abate Domenico Pacchi nelle sue Memorie Istoriche della Garfagnana (Lucca 1785) poste circa 200 passi distante dal villaggio di Torrite sulla ripa destra della fiumana omonima.
Il paese di Torrite nel 1832 formava una sezione della Comunità di Castelnuovo, la cui cappellania contava 240 abitanti.
Risiede sulla ripa destra della fiumana di Torrita Secca, ed ha per confine a levante grecale il popolo di Castelnuovo, a ostro sciroccoed a maestrale quello di Rontano mediante l’alveo della Torrita Secca.
Rispetto al paesetto di Torrite all’Articolo PIEVE FOSCIANA citai un istrumento lucchese del 28 giugno 952, nel quale fu notata anche la villa di Torrite, la quale probabilmente ebbe origine dalle distrutte sue terme, descritte da Antonio Vallisneri nel suo Viaggio per i monti di Modena ed in una lettera diretta verso il 1726 al dottor Fgiuseppe Avanzini. Vi erano presso Torrite (scriveva Vallisnieri) antichissime terme, dove egli commendava la diligenza degli antichi, mentre si stupiva della negligenza dei moderni. – Uno di quei bagni termali di bella struttura fu trovato pieno di sassi con degli avanzi di un acasa caduta; e le acque termali trapelando per altra via si univano a quelle del vicino fiume. L’altro bagno caldo ai tempi del Vallisneri era con qualche diligenza conservato con i suoi sedili intorno di marmo e con stanza a volta di mattoni. In contiguità del bagno eranvi due acquedotti, uno d’acqua caldissima, l’altro di acqua limpida e freschissima, le quali acque si prendevano a piacere mediante due robinet.
Circa vent’anni dopo però un gran terremoto accaduto nel 1747 portò lo sfacelo totale a quelle già cadenti terme, le cu irovin efurono segnalate dall’abate Domenico Pacchi nelle sue Memorie Istoriche della Garfagnana (Lucca 1785) poste circa 200 passi distante dal villaggio di Torrite sulla ripa destra della fiumana omonima.
Il paese di Torrite nel 1832 formava una sezione della Comunità di Castelnuovo, la cui cappellania contava 240 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 555.
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