TORRITE della Garfagnana
– Un villaggio con tre diversi corsi d’acqua che scendono dall’Alpe Apuana portano il nome di Torrita e Torrite; vale a dire la Torrita Cavana , la Torrita di Gallicano, o di Petrosciana, e la Torrita secca; l’ultima delle quali si congiunge al Serchio presso Castelnuovo di Grfagnana, Qui dove argenteo il corso La Torrita discioglie e seco viene A maritarsi innamorato il Serchio.
È quella stessa fiumana della Torrita, della quale l’Ariosto cantò (satira IV).
Qui scesi, dove da diverse fonti Con eterno rumor confondon l’acque La Torrita col Serchio fra due ponti.
Infatti il Serchio passa costà sotto il ponte detto di S.
Lucia, e la Torrita Secca sotto il ponte appellato della Madonna.
La seconda fiumana appellata Torrita di Gallicano, ossia della Petrosciana, si vuota nel Serchio fra Gallicano e Barga, e la terza è la Torrita Cava che si unisce al Serchio dirimpetto allo sbocco dell’Ania sul confine meridionale della Garfagnana.
La prima di coteste tre limpide e precipitose fiumane trae la sua origine alquanto sopra l’Isola Santa dentro i confini comunitativi di Seravezza territorio del Granducato. Di là scende pel fianco australe dell’Alpe denominata Penna di Sobra e passando per Careggine accoglie per via fra rupi marmoree i torrenti Rontano e Sassi per bagnare in seguito le mura del villaggio di Rontano che trova circa due miglia sopra Castelnuovo di Garfagnana, dove si accoppia al fiume Serchio.
La Torrita di Gallicano deriva da una grossa sorgente, detta la Petrosciana , presso la cima dell’Alpe omonima sotto il varco di una malagevole strada mulattiera che attraversa la parte orientale dell’Alpe Apuana. Nasce tra Forno Volasco del Modanese ed il territorio comunitativo di Stazzema del Granducato. Di costassù precipitando la scia alla sua destrala Pania della Croce passando fra Vergemoli e Trassilico, accresciuta per via da vari fossi e canali che lateralmente riceve, finchè di sotto alla rupe marmorea dell’Eremo di Calomini entra nel territorio lucchese di Gallicano, nella qual contrada trova il Serchio, in cui la Torrita di Gallicano perde il suo nome.
La Torrita Cava finalmente ha il suo principio da varj rami nell’Alpe di Stazzema, i quali insieme riuniti s’inoltrano a scirocco bagnando i confini settentrionali della comunità lucchese di Pescaglia; quindi la fiumana scorrendo nella direzione di levante sbocca nel Serchio in un luogo appellato Torrita Cava dal letto che quelle acque si scavarono fra quelle ripide pietrose balze.
Vi è qualcuno che ha dato il nome di Torrita anche al torrente Poggio che scende dal fianco orientale dell’Alpe detta la Tambura per entrare poi nel Serchio alle pittoresche guglie di gabbro che trova dirimpetto al paesetto della Sambuca. – Vedere POGGIO S. TERENZO in Garfagnana.
È quella stessa fiumana della Torrita, della quale l’Ariosto cantò (satira IV).
Qui scesi, dove da diverse fonti Con eterno rumor confondon l’acque La Torrita col Serchio fra due ponti.
Infatti il Serchio passa costà sotto il ponte detto di S.
Lucia, e la Torrita Secca sotto il ponte appellato della Madonna.
La seconda fiumana appellata Torrita di Gallicano, ossia della Petrosciana, si vuota nel Serchio fra Gallicano e Barga, e la terza è la Torrita Cava che si unisce al Serchio dirimpetto allo sbocco dell’Ania sul confine meridionale della Garfagnana.
La prima di coteste tre limpide e precipitose fiumane trae la sua origine alquanto sopra l’Isola Santa dentro i confini comunitativi di Seravezza territorio del Granducato. Di là scende pel fianco australe dell’Alpe denominata Penna di Sobra e passando per Careggine accoglie per via fra rupi marmoree i torrenti Rontano e Sassi per bagnare in seguito le mura del villaggio di Rontano che trova circa due miglia sopra Castelnuovo di Garfagnana, dove si accoppia al fiume Serchio.
La Torrita di Gallicano deriva da una grossa sorgente, detta la Petrosciana , presso la cima dell’Alpe omonima sotto il varco di una malagevole strada mulattiera che attraversa la parte orientale dell’Alpe Apuana. Nasce tra Forno Volasco del Modanese ed il territorio comunitativo di Stazzema del Granducato. Di costassù precipitando la scia alla sua destrala Pania della Croce passando fra Vergemoli e Trassilico, accresciuta per via da vari fossi e canali che lateralmente riceve, finchè di sotto alla rupe marmorea dell’Eremo di Calomini entra nel territorio lucchese di Gallicano, nella qual contrada trova il Serchio, in cui la Torrita di Gallicano perde il suo nome.
La Torrita Cava finalmente ha il suo principio da varj rami nell’Alpe di Stazzema, i quali insieme riuniti s’inoltrano a scirocco bagnando i confini settentrionali della comunità lucchese di Pescaglia; quindi la fiumana scorrendo nella direzione di levante sbocca nel Serchio in un luogo appellato Torrita Cava dal letto che quelle acque si scavarono fra quelle ripide pietrose balze.
Vi è qualcuno che ha dato il nome di Torrita anche al torrente Poggio che scende dal fianco orientale dell’Alpe detta la Tambura per entrare poi nel Serchio alle pittoresche guglie di gabbro che trova dirimpetto al paesetto della Sambuca. – Vedere POGGIO S. TERENZO in Garfagnana.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 554.
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