VALLE DELLA PECORA

nella Maremma Massetana.

– E’ una delle più corte ed anguste Valli della Maremma centrale del granducato, il corso del cui fiumicello fu già indicato all’Articolo PECORA.
Esso scaturisce dal fianco meridionale del poggio di Monte Bamboli, e dopo aver accolto nel suo alveo, alla sinistra le tiepidi acque del torrente Ronna e Venelle, i quali scendono dal fianco australe del monte di Massa marittima, ed alla sua destra le acque che fluiscono fra la Marsiliana e Montioni cotesto fiumicello dirigesi a scirocco a impelagarsi nel mare mediante il Padule di Scarlino.
Ho compreso in questa piccola Valle una terza parte della Comunità di Massa Marittima, 2/3 della soppressa Comunità di Scarlino e Buriano, la metà di quella di Gavorrano.
PROSPETTO della SUPERFICIE QUADRATA e della POPOLAZIONE della VALLE SUPERIORE DELLA PECORA e delle VALLECOLE CONTIGUE negli anni 1833 e 1844 1. nome del Capoluogo della Comunità: Gavorrano (per 1/2 circa) superficie territoriale in quadrati agrari: 35416,41 abitanti nel 1833: n° 1718 abitanti nel 1844: n° 1301 2. nome del Capoluogo della Comunità: MASSA MARITTIMA, città (per 1/3 circa) superficie territoriale in quadrati agrari: 43087,92 abitanti nel 1833: n° 2253 abitanti nel 1844: n° 2387 3. nome del Capoluogo della Comunità: Scarlino e Buriano (per 2/3 circa) superficie territoriale in quadrati agrari: 47223,00 abitanti nel 1833: n° 2291 abitanti nel 1844: n° 1735 - TOTALE superficie territoriale in quadrati agrari: 146727,33 - TOTALE abitanti nel 1833: n° 6262 - TOTALE abitanti nel 1844: n° 5423
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 661.