VILLAMAGNA (PIEVE DI)

nel Val d’Arno fiorentino.

– Pieve antica sotto il titolo di S. Donnino, con Villaggio spicciolato, già Castello nella Comunità Giuridica e circa miglia toscane 4 a levante del Bagno a Ripoli, Diocesi e Compartimento di Firenze.
E’ una chiesa grandiosa a tre navate con annessa torre campanaria e vasta canonica situata in collina sul fianco occidentale del poggio a Luco avendo al suo Libeccio quello dell’Incontro, e dal lato di settentrione -maestrale l’Arno che lambisce le falde dello stesso colle.
Anche cotesto villaggio insieme alla pieve ebbe i suoi signori, rammentati, ch’io sappia, la prima volta nell’atto di fondazione (27 febbraio 1067 stile comune) del monastero di S. Pier Maggiore di Firenze, quando donna Gisla figlia del fu Ridolfo e vedova di Azzo di Pagano di Geremia, madre di Rolandino e di altre tre figlie, fra i molti beni che assegnò in dote a quel suo monastero, aggiunse anche la quarta parte del suo castello, corte e chiesa di Villamagna, il tutto posto nel piviere di S.
Donnino, diocesi fiorentina.
Arroge a ciò una carta dell’agosto 1098, in cui si tratta di una donazione fatta da due coniugi, alla Badia di Monte Scalari, di beni posti nel piviere di S. Donnino a Villamagna. – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte di S.Vigilio da Siena).
Ebbero eziandio podere in codesta Villamagna le monache di S. Ellero sotto Vallombrosa, a favore delle quali recluse fu dato in Pisa li 26 febbraio 1191 un privilegio dell’Imperatore Arrigo VI che confermava loro fra i diversi beni quelli che possedevano nel piviere di Villamagna.
Il pievano prete Forte di Villamagna nel 3 aprile del 1286 assisté al sinodo tenuto in Firenze nella chiesa di S.
Reparata.
La pieve di S. Donnino a Villamagna comprende tre chiese parrocchiali; I. S. Maria a Rignalla; 2. S. Romolo di Villamagna; 3. S. Maria a Remoluzzo. – Quest’ultima cura però é stata nel secolo passato aggregata a quella di S. Michele a Compiobbi sotto il piviere di Remole.
Fa parte della cura della pieve suddetta l’oratorio di S.
Gherardo, le cui ceneri furono trasportate di corto con grande apparato in più decente luogo nella chiesa plebana dall’attuale pievano Pietro Boattini, successo all’agronomo pievano Ferdinando Paoletti.
La parrocchia della pieve di S. Donnino a Villamagna nel 1833 contava 350 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 782.