VOLTIGIANO

già (Voltejanum) in Val d'Elsa.

– Casale ch'ebbe esso pure il titolo di Castello e che lo diede a tre chiese, la prima dedicata a S. Cristofano, la seconda a S. Romano, l ' a t t u a l e a S. Jacopo , cui fu annessa nel 1781 la cura di S. Maria a Loto nel piviere di S. Pietro in Mercato, Comunità Giurisdizione e circa 5 miglia toscane a libeccio da Montespertoli, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Risiede sul fianco di una collina marnosa a poti, delle strada rotabile tracciata lungo il torrente Pesciola, che ha al suo levante la vil la signorile di Uliveto e a ponente quella di Montorsoli.
Varie carte del secolo XI della Badia di Passignano appellano forse a cotesto luogo, la più antica delle quali del 1022, due giugno, fu scritta in loco Voltejano territorio fiorentino. Fu pure rogato in Voltejano, o Voltigiano, nel 20 marzo 10555, un istrumento di vendita di beni, mentre altrove fu riportalo il sunto di un terzo contratto del due dicembre 1056, col quale Guglielmo del fu Teudaldo vendé a Ranieri suo fratello tutti i beni che aveva in Valligiano con la parte a l u i spettante del Castello e cappella di S.
Cristofano, ivi esistente, oltre quella di S. Pietro in Allignatola (ora Bignola) ed i beni che possedeva in Fabbrica ecc. – Vedere PASSIGNANO.
Fu scritta pure presso il Castello di Voltigiano una caria del 22 dicembre 1059, mercé cui Bernardo del fu Rodolfo promise difendere per il corso di dieci anni nel possesso dei castelli di Voltejano e di Callebuona Ildebrando del fu Tegrimo, eccetto che contro il padrone diretto del paese, cioè contra Seniorem.
Arroge a ciò altro istrumento del 20 novembre 1064 scritto presso il Castello, di Gabiaula (f. Gabiola), quando Ramberto del fu Rodolfo, per una cica d’ oro ricevuta dai fratelli Ildebrando e Teuderico, promise di non agirecontrodi essi, nèconlro al tr i loro fratelli nati o nascituri in quanto alla cessione della sua porzione de' due Castello Voltejano e di Callebuona pervenutigli per ragione di ered i t à paterna e materna.
Furono scritte pure in Gabiaula giudicaria fiorentina due altre membrane del 27 ottobre 1073, con una delle quali Pietro del fu Azzo da Gabiaula vendé per soliti 20 a Ildebrando del fu Tegrimo da Voltejano la quarta parte del poggio di Castelvecchio nella corte di Muteraja, piviere di S. Pietro a Sillano; mentre con il secondo istrumento Talberga del fu Federigo da Monterappoli autorizzata dal suo mondualdo alienò al suddetto Ildebrando del fu Tegrimo pe r soldi 20 altra porzione del poggio di Voltejano. – Vedere GABIOLA E MONTERAPPOLI.
Contuttociò in quei documenti sarebbero desiderabili indicazioni meno equivoche, onde collocare al suo posto il Cast, di Voltejano o Valtigiano e la distrutta sua eh.
di S. Cristofano. Conseguentemente resta per me assai dubbio, se allo stesso luogo sia da applicare il casale di Voltigiano del piviere di S. Pietro in Mercato, dove però fino al secolo XV esistette una cappella dedicata a S.
Romano, della quale fanno menzione due carte, una del 1451 e l'altra del 1491, della Biblioteca Riccardiana, rammentate dal Lami. – (Mon. Eccl. Flor. p. 279 in nota).
Fa parte attualmente del popolo di S. Iacopo a Voltigiano la grandiosa villa di Uliveto già de' Pucci, ora Serristori.
La parrocchia di S. Iacopo a Voltigiano con l'annesso di S. Maria a Loto nel 1843 contava 267 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 836.