DISSERTAZIONE V.
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Il più sicuro testimonio, che si abbia della Via Cassia è Cicerone nella Filippica dodicesima; Tre, dice egli, sono le Vie, che da Roma conducono a Modena: la Flaminia per la parte dell’Adriatico, l'Aurelia lungo le spiaggie del Mar di Sotto, la Cassia per mezzo della Toscana. Fu l'autore della medesima, o per meglio dire colui, che di selci la ricoprì, al riferire di Festo, e di P. Vittore, quel C. Cassio Longino, che esercitò la Censura con M. Messala l’anno di Roma 628., o come pare ad alcuni nel 595., o si vero nel 560. giacché apparteneva a i Censori quella porzione di Magnificenza Romana, e non meno dell’Appia, della Flaminia, e dell’altre Vie Consolari, portò il nome di quegli, sotto il di cui Magistrato fu fatta : Quella, a mio credere, fu la strada tenuta da Catilina, qualora scopertasi la di lui congiura, finse di andarsene in esilio a Marsilia; ma dopo essersi trattenuto alcuni giorni appresso Cajo Flaminio Fiamma nel territorio Aretino. Dum vicinitatem o come vogliono alcuni civitatem antea follicitatam armis exornat con i Fasci e le altre insegne del Consolato, andò agli Alloggiamenti di Manlio, il quale stava accampato nel territorio di Fiesole con l' Esercito de’ suoi seguaci, essendo verissimo, che non Reatino, ma bensì Arretino

Riferimento bibliografico:

Guazzesi, Lorenzo, Dissertazione V, 1766, p. 217.