richiedeva 1, e specialmente le strade, come dalle molte antiche Iscrizioni, che riportano gli Eruditi, si può riscontrare, nelle quali non meno che nella nostra, si scorgono notate le miglia del risarcimento o della aggiunta, che egli vi fece, ridusse in ottimo stato per molte miglia la Via Cassia in Toscana da Chiusi a Firenze. Ciò forse fu fatto nell’anno in cui, a riferire del medesimo Storico, volle esser Pretore di questa provincia, e nel suo Consolato Terzo, il quale essendo notato sempre lo stesso negli anni suoi susseguenti, poiché da lì innanzi non fu più Console, dubiterei se possa sicuramente fissarsi nell’anno di Roma 872. e 119. di Cristo, e nel tempo in cui pose Trajano nel numero degli Dei. Io non sono lontano da credere, che il risarcimento della Via Cassia seguisse nel settimo anno dell’Impero di Adriano, e nel 123. dell’Era Cristiana, nel qual tempo cade appunto la di lui settima Podestà Tribunizia, essendo certissimo che eran soliti di così numerarsi gli anni dell’Impero de i Cesari, e s' Apoteosi di Trajano potè seguire l’anno primo del suo Impero, allorché dimorando nella Città di Antiochia, scrisse lettere al Senato dì Roma, in cui ordinava, che fossero compartiti al defunto Augusto gli onori Divini.
1) Da una lapida, che conservasi nel Campo Santo di Pisa la riattazzone della Via Emilia oggi giorno detta la Via Maremmana, che da Val di Fine, a Colle Salvetti, e Stagno detto anticamente ad Piscinas guidava a quella Città si legge fatta dall' Imp. Adriano. Si crede ancor da i Pisani mercè una antica lapida, che conservano, che egli fabricasse, o riattasse le antiche Terme, di cui parlano i celebri Cenotasi.
Guazzesi, Lorenzo, Dissertazione V, 1766, p. 220.
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