DISSERTAZIONE V.
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tona, o per la parte di Siena. Non avendo io dopo le dotte osservazioni fatte dall’eruditissimo P. Corsini, l’ardimento di fissare il tempo preciso, in cui seguisse quella notabile alterazione e cominciasse la Chiana a metter foce nell’Arno, dirò solo, che da un documento dell’Archivio de’ nostri Monaci Benedettini si può riscontrare, che ciò accadde nel fine del secolo XIII, avendone data cagione lo rialzamento del fiume dalla parte di Orvieto, la poca cura degli argini, e lo riempimento dell’alveo. Sicchè per dar termine a questo mio debolissimo ragionamento converrà dire, che l’Iscrizione, la Tavola, e l’Itinerario ci danno appresso a poco un numero uguale di miglia per questo tratto della Via Cassia, oggimai sepolta, e nascosta parecchie braccia sotto la terra a motivo delle alluvioni del fiume, e de’ lavori fatti per quella valle, onde è impossibile lo scoprire i vestigj nelle grandi, e magnifiche pietre, che la componevano; la quale strada durò a praticarsi da’ passaggieri fino al secolo XIV.

IL FINE.

Riferimento bibliografico:

Guazzesi, Lorenzo, Dissertazione V, 1766, p. 245.