ACQUEDOTTI DI PISA
Nel novero dei più sontuosi edifizi di questo genere che sorsero in Toscana nei secoli trascorsi primeggia senza dubbio quello che fornisce acque eminentemente purgate e leggere nella città di Pisa monumento dovuto al Granduca Ferdinando I, che nel 1601 lo incominciò, e a Cosimo II, che nel 1613 lo compì.
Questi Acquedotti, che costarono la somma di 160000 scudi, si staccano dalla base occidentale del Monte Pisano, presso al castello di Asciano, di cui portano pure il nome, dopo aver raccolto in un gran serbatojo le varie fonti che ivi intorno scaturiscono. Di là per canale sotterraneo le acque, depurandosi per vie in numerose conserve, scendono sino alla pianura, dove lo stesso Acquedotto percorre sopra una lunga serie di archi, che continuano per il corso di circa 4 miglia, fino alle mura orientali di Pisa; dal qual punto si diramano in varie parti della città.
Questi Acquedotti, che costarono la somma di 160000 scudi, si staccano dalla base occidentale del Monte Pisano, presso al castello di Asciano, di cui portano pure il nome, dopo aver raccolto in un gran serbatojo le varie fonti che ivi intorno scaturiscono. Di là per canale sotterraneo le acque, depurandosi per vie in numerose conserve, scendono sino alla pianura, dove lo stesso Acquedotto percorre sopra una lunga serie di archi, che continuano per il corso di circa 4 miglia, fino alle mura orientali di Pisa; dal qual punto si diramano in varie parti della città.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 43.
We can't find the internet
Attempting to reconnect
Something went wrong!
Hang in there while we get back on track