BASILICA (S. SALVATORE A)

nel Casentino presso Capo d’Arno.

Casale che diede il nome a una parrocchia nel piviere Comunità e circa 3 miglia toscane a settentrione di Stia, Giurisdizione di Pratovecchio, Diocesi di Fiesole, Compartimento di Arezzo.
Riferisce a questa chiesa di S. Salvatore a Basilica l’istrumento di fondazione del monastero di S. Miniato al Monte presso Firenze dell’anno 1013, col quale il vescovo Ildebrando assegnò a quella Badia, fra le altre cose, la corte di Lonnano nel Casentino, e la quarta parte della chiesa di S. Salvatore del piviere di S. Maria di Staggia, ossia di Stia. (LAMI, Mon. Eccl. Flor.) – Passò in seguito il padronato dalla chiesa di Basilica nei conti Guidi, i quali nel 1134 la destinarono per costruirvi accosto un asceterio, dove nel (ERRATA : 1437) 1137 era badessa una loro figlia per nome Sofia.(ANNAL.
CAMALD.) In tempi posteriori la chiesa di Basilica fu ceduta in padronato al vescovo di Fiesole, il quale trovandola in rovina, nel 1786, aggregò il suo popolo alla cura di Gaviserri. – Vedere GAVISERRI.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 285.