BERARDENGA (CAMPI della)
Rocca da lunga età distrutta sopra il villaggio di S. Gusmè nel Chianti alto, alle cui rovine è rimasto il nome di Civita Mura, detta oggi per contrazione Citamura, nel popolo di S. Gusmè, Comunità Giurisdizione e 6 miglia toscane a settentrione di Castelnuovo Berardenga, Diocesi di Arezzo, Compartimento di Siena, da cui è 12 miglia toscane a greco.
Nasce sotto le ripe balze di questo castellare la prima scaturigine del fiume Ombrone. – Fu Campi uno dei primi possessi dei conti della Berardenga; e dal castello stesso prese nome una parte del Chianti alto ed il capoluogo di quella Comunità, cioè, S. Cosimo a Campi (S. Gusmè.) Il B. Pietro Pettinajo, di cui fece menzione Dante nella seconda Cantica, si crede nativo di questo paese. – Vedere GUSMÈ (S.)
Nasce sotto le ripe balze di questo castellare la prima scaturigine del fiume Ombrone. – Fu Campi uno dei primi possessi dei conti della Berardenga; e dal castello stesso prese nome una parte del Chianti alto ed il capoluogo di quella Comunità, cioè, S. Cosimo a Campi (S. Gusmè.) Il B. Pietro Pettinajo, di cui fece menzione Dante nella seconda Cantica, si crede nativo di questo paese. – Vedere GUSMÈ (S.)
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 297.
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