BIVIGLIANO (S. ROMOLO A)
Villa, e parrocchia sul fianco occidentale di Monte Senario di Val di Sieve, nel piviere di Faltona, Comunità e circa 3 miglia toscane a scirocco di Vaglia, Giurisdizione di Scarperia, Diocesi e Compartimento di Firenze.
In questo popolo è compreso l’Eremo di Monte Senario, fondato sui possessi dei Cattani di Cercina, già signori di Bivigliano. Allo stesso luogo riferisce un’investitura di alcuni terrreni di Bivigliano, fatta nel 1080, a favore della Cattedrale di Firenze; sotto il dominio della quale metropolitana era pure il sovrastante bosco di Monte Senario, quando il vescovo Ardingo (anno 1240) donò quella selva ai fondatori dell’ordine dei Servi di Maria.
Per altro è da avvertire che nel castello di Bivigliano nei secoli XI e XII vi avevano qualche ragione anche i vescovi di Fiesole, siccome lo provano due brevi pontificj spediti a favore di questi ultimi da Pasquale II, nel 1103, e da Innocenzo II, nel 1134. (LAMI, Monum. Eccl. Flor.).
Il nominato castello di Bivigliano attualmente consiste in un solido palazzo costruito di pietre quadrate, ridotto ad uso di villa signorile di proprietà dei nobili Ginori di Firenze, che ivi posseggono un’estesa tenuta con cascina.
Nella chiesa parrocchiale trovasi una tavola in scultura di terra della Robbia.
La cura di Bivigliano conta 433 abitanti.
In questo popolo è compreso l’Eremo di Monte Senario, fondato sui possessi dei Cattani di Cercina, già signori di Bivigliano. Allo stesso luogo riferisce un’investitura di alcuni terrreni di Bivigliano, fatta nel 1080, a favore della Cattedrale di Firenze; sotto il dominio della quale metropolitana era pure il sovrastante bosco di Monte Senario, quando il vescovo Ardingo (anno 1240) donò quella selva ai fondatori dell’ordine dei Servi di Maria.
Per altro è da avvertire che nel castello di Bivigliano nei secoli XI e XII vi avevano qualche ragione anche i vescovi di Fiesole, siccome lo provano due brevi pontificj spediti a favore di questi ultimi da Pasquale II, nel 1103, e da Innocenzo II, nel 1134. (LAMI, Monum. Eccl. Flor.).
Il nominato castello di Bivigliano attualmente consiste in un solido palazzo costruito di pietre quadrate, ridotto ad uso di villa signorile di proprietà dei nobili Ginori di Firenze, che ivi posseggono un’estesa tenuta con cascina.
Nella chiesa parrocchiale trovasi una tavola in scultura di terra della Robbia.
La cura di Bivigliano conta 433 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 330.
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