MATO (S. MARIA A S.)

nella Valle dell’Ombrone pistojese.

– Casale con parrocchia nel piviere di Vigliano, ossia del Montale in Val di Bure, Comunità della Porta S.
Marco di Pistoja, Giurisdizione e Diocesi di questa stessa città, da cui è circa 3 miglia a levante, nel Compartimento di Firenze.
Siede presso la base dei poggi che diramansi a libeccio da quelli di Cantagallo e del monte Giavello, sulla sinistra del torrente Bure, poco lungi dalla magnifica villa e contiguo parco delle Celle de’Fabbroni, ora Caselli.
Fra le carte pistojesi una del 25 aprile 1290 del capitolo di quella cattedrale tratta della compra di un podere posto nel territorio di S. Amato in Val di Bure, sopra il quale due coniugi del Montale avevano il diritto di percepire una porzione di frutti loro vita durante.
Nella villa poi di Santo Mato fu rogato nel 12 settembre 1336 un contratto da Domenico di Boso dello stesso luogo. (ARCH. DIPL. FIOR. loc. cit. e Opera di S.
Jacopo di Pistoja).
Il comunello di S. Maria a Santo Mato nel 1551 contava 306 abitanti; nel 1745 ne aveva 208; e nel 1833 la cura medesima noverava 743 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 182.