CHIARANTANA

fra la Val d'Orcia e la Val di Chiana.

Tenuta, già castelluccio dei Salimbeni, la cui corte è compresa, parte nella parrocchia di S. Bernardino al Castelluccio Biforchi, e porzione in quella di Castiglion del Trinoro, fra le Comunità di Pienza, di Sarteano e di Chianciano, all’u ltima delle quali la Tenuta di Chiarantana appartiene. Essa è 4 miglia toscane a libeccio di Chianciano suo capoluogo, nella Diocesi di Pienza, Compartimento di Arezzo.
Il nome teutonico di Chiarantana dato a questo luogo non si trova prima del secolo XIV; e chi sà che non fosse sostituito al castelluccio di Chiancianello già esistito in coteste parti, il quale nel 1243 apparteneva alla badia di S.
Pietro in Campo. Nel lodo della Repubblica fiorentina pronunziato nell’anno 1315, onde pacificare la Signoria di Siena con la potente famiglia Salimbeni, Chiarantana trovasi annoverata fra le molte ville, castelli e terre possedute da quei magnati. Uno dei quali (Antonio di Pietro Salimbeni) nel 1452 alienò la tenuta di Chiarantana a un Lazzero di Benedetto da Siena. (ARCH. DIPL.
SEN.) Nel 1640 Chiarantana contava 54 abitanti e 64 di essi nel 1676. – Vedere CHIANCIANO.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 698.