FARNETO DI DOCCIA
in Val di Sieve.
Contrada da cui prese il nome il casale e parrocchia di S. Martino a Farneto nel piviere di Doccia, Comunità Giurisdizione e circa 4 miglia toscane a settentrione del Pontassieve, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Risiede sul fianco orientale del Monte di Croce sulla ripa destra del torrente Argomenna tributario del fiume Sieve.
La più vetusta reminescenza di questo Farneto rimonta verso la metà del (ERRATA: secolo VIII) secolo X, giacché fu a questo luogo, dal quale prendeva nome un rio, cui vuolsi riferire un atto di donazione del marchese Uberto figlio di Ugo re d’Italia e padre fel G. C. Ugo, fatto in Ravenna a favore di Guido suo fedele, allorché gli donò alcune possessioni e casali situati in Val di Sieve, confinante da un lato con il torrente Argomenna , dal terzo lato con la terra di Galiga, e dal quarto con le tenute di Caterano e di Tiliano. (ARENA. Dei Duchi e marchesi di Toscana.) Più tardi acquistarono podere in questa contrada gli Ardimanni, uno dei quali nel settembre del 1236 cedé la sua parte di giuspadronato sulle chiese di S. Martino a Farneto, di S. Stefano di Pitella e de’SS. Michele e Pietro a Strada al vescovo di Firenze e alla sua mensa, alla quale tuttora appartiene la chiesa di S. Martino di Farneto con il suo annesso di Pitella, noverando una popolazione di 322 abitanti.
Risiede sul fianco orientale del Monte di Croce sulla ripa destra del torrente Argomenna tributario del fiume Sieve.
La più vetusta reminescenza di questo Farneto rimonta verso la metà del (ERRATA: secolo VIII) secolo X, giacché fu a questo luogo, dal quale prendeva nome un rio, cui vuolsi riferire un atto di donazione del marchese Uberto figlio di Ugo re d’Italia e padre fel G. C. Ugo, fatto in Ravenna a favore di Guido suo fedele, allorché gli donò alcune possessioni e casali situati in Val di Sieve, confinante da un lato con il torrente Argomenna , dal terzo lato con la terra di Galiga, e dal quarto con le tenute di Caterano e di Tiliano. (ARENA. Dei Duchi e marchesi di Toscana.) Più tardi acquistarono podere in questa contrada gli Ardimanni, uno dei quali nel settembre del 1236 cedé la sua parte di giuspadronato sulle chiese di S. Martino a Farneto, di S. Stefano di Pitella e de’SS. Michele e Pietro a Strada al vescovo di Firenze e alla sua mensa, alla quale tuttora appartiene la chiesa di S. Martino di Farneto con il suo annesso di Pitella, noverando una popolazione di 322 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 96.
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