PATERNO DELLE MASSE DI S. MARTINO
in Val d’Arbia.
– Casale con chiesa parrocchiale (S. Pietro, detto S. Pietrino) filiale della pieve al Bozzone nella Comunità delle Masse di S. Martino, Giuris dizione Diocesi Compartimento e circa 3 miglia toscane a scirocco di Siena.
Risiede sopra una collina cretacea poco lungi dal torrente Riluogo fra la strada Lauretana e la R. postale romana.
Fino dal secolo XI ebbero podere e giurisdizione in questo Paterno le monache di S. Ambrogio a Monte Celso , di là posteriormente venute in Siena sotto il titolo di S. Prospero al Santuccio, dette anche le Trafisse. – Coteste recluse ebbero il Castello di Paterno per donazione del 6 agosto 1093 da due coniugi del luogo.
Inoltre è dato nel Castello di Paterno un istrumento dell’agosto 1110, il cui autografo conservasi con molte altre pergamene nell’Arch.del nobile signore Scipione Borghesi-Bichi di Siena.
Citerò anco un istrumento del 17 giugno 1298, in cui si tratta della vendita per lire 250 sanesi di un pezzo di terra posto nel popolo di S. Pietro a Paterno in luogo detto Renaccio alienato dall'abate di S. Trinita d'Alfiano in nome del Monastero di S. Prospero di Siena. – (ARCH.
DIPL. FIOR. Carte del Mon. delle Trafisse).
Nel 1577 la chiesa di S. Pietro a Paterno essendo in cattivo stato fu riunita con quella di Bulciano alla badia di S. Trinità ad Alfiano, quindi entrambe furono raccomandate al parroco di Val di Pugna, finché la badia suddetta con la chiesa di Paterno fu ammensata al pievano del Bozzone, per cui la sua chiesa prese il titolo di pieve abaziale, coll’obbligo di mantenere nella chiesina di S.
Pietro o di S. Pietrino a Paterno un cappellano curato.
Risiede sopra una collina cretacea poco lungi dal torrente Riluogo fra la strada Lauretana e la R. postale romana.
Fino dal secolo XI ebbero podere e giurisdizione in questo Paterno le monache di S. Ambrogio a Monte Celso , di là posteriormente venute in Siena sotto il titolo di S. Prospero al Santuccio, dette anche le Trafisse. – Coteste recluse ebbero il Castello di Paterno per donazione del 6 agosto 1093 da due coniugi del luogo.
Inoltre è dato nel Castello di Paterno un istrumento dell’agosto 1110, il cui autografo conservasi con molte altre pergamene nell’Arch.del nobile signore Scipione Borghesi-Bichi di Siena.
Citerò anco un istrumento del 17 giugno 1298, in cui si tratta della vendita per lire 250 sanesi di un pezzo di terra posto nel popolo di S. Pietro a Paterno in luogo detto Renaccio alienato dall'abate di S. Trinita d'Alfiano in nome del Monastero di S. Prospero di Siena. – (ARCH.
DIPL. FIOR. Carte del Mon. delle Trafisse).
Nel 1577 la chiesa di S. Pietro a Paterno essendo in cattivo stato fu riunita con quella di Bulciano alla badia di S. Trinità ad Alfiano, quindi entrambe furono raccomandate al parroco di Val di Pugna, finché la badia suddetta con la chiesa di Paterno fu ammensata al pievano del Bozzone, per cui la sua chiesa prese il titolo di pieve abaziale, coll’obbligo di mantenere nella chiesina di S.
Pietro o di S. Pietrino a Paterno un cappellano curato.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 70.
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