VICO L’ABATE
nella Val di Greve.
– Casale con chiesa parrocchiale (S.Angelo) nel piviere di Campoli, Comunità Giurisdizione e circa 5 miglia toscane a scirocco di San Casciano, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Trovasi sulla ripa sinis tra della Greve a confine mediante cotesta fiumana col distretto di Vicchio Maggio, il cui castelletto resta al suo grecale circa miglia toscane 1 e 1/2, mentre a ponente ha di fronte il popolo della pieve di Campoli, a ostro quella di Luciano e dal lato di settentrione la parrocchia di Novole, o Novoli.
Porta il distintivo di Vico l’Abate per non confonderlo, come dissi, con l’altro vicino Vicchio Maggio, già Vico de’Lambardi, il primo de’ quali, appartenne per molto tempo agli Abati della vicina Badia di Passignano. – Fra i documenti spettanti a cotesto Vico l’Abate ne citerò uno scritto in Firenze nel luglio del 1094 relativo ad una donazione dei beni fatta dall’Abate e monaci di Passignano dal prete Pietro figlio di Teuzzo di tuttociò che egli possedeva nei pivieri di S. Cresci a Monte Ficalle, o Fioralle e di S. Pietro a Cintoja, oltre il luogo di Vico. – Fu poi rogato in cotesto Vico un altro istrumento dell’aprile 1096, col quale tre fratelli figli del fu Giovanni donarono all’Abate di Passignano per il suo monastero un pezzo di terra posto presso Novole.
All’Articolo MUCCIANA, o MUCCIANO in Val di Pesa fu citato un terzo istrumento, del marzo 1100, rogato in Vicchio, o Vico dell’Abate, giudiciaria fiorentina.
La parrocchia di S.Angelo a Vico l’Abate nel 1833 noverava 227 abitanti.
Trovasi sulla ripa sinis tra della Greve a confine mediante cotesta fiumana col distretto di Vicchio Maggio, il cui castelletto resta al suo grecale circa miglia toscane 1 e 1/2, mentre a ponente ha di fronte il popolo della pieve di Campoli, a ostro quella di Luciano e dal lato di settentrione la parrocchia di Novole, o Novoli.
Porta il distintivo di Vico l’Abate per non confonderlo, come dissi, con l’altro vicino Vicchio Maggio, già Vico de’Lambardi, il primo de’ quali, appartenne per molto tempo agli Abati della vicina Badia di Passignano. – Fra i documenti spettanti a cotesto Vico l’Abate ne citerò uno scritto in Firenze nel luglio del 1094 relativo ad una donazione dei beni fatta dall’Abate e monaci di Passignano dal prete Pietro figlio di Teuzzo di tuttociò che egli possedeva nei pivieri di S. Cresci a Monte Ficalle, o Fioralle e di S. Pietro a Cintoja, oltre il luogo di Vico. – Fu poi rogato in cotesto Vico un altro istrumento dell’aprile 1096, col quale tre fratelli figli del fu Giovanni donarono all’Abate di Passignano per il suo monastero un pezzo di terra posto presso Novole.
All’Articolo MUCCIANA, o MUCCIANO in Val di Pesa fu citato un terzo istrumento, del marzo 1100, rogato in Vicchio, o Vico dell’Abate, giudiciaria fiorentina.
La parrocchia di S.Angelo a Vico l’Abate nel 1833 noverava 227 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 754.
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