MELETO D’AVANE o DI PIAN FRANZESE

nel Val d’Arno superiore.

– Villa e popolazione sotto il titolo di S.
Cristina a Meleto, nella Comunità di Cavriglia, Giurisdizione e quasi 4 miglia toscane a ponente di San Giovanni, Diocesi di Fiesole, Compartimento di Siena.
Risiede a mezza costa del monte, la cui giogana separa il Val d’Arno superiore dalla regione del Chianti, in una piaggia denominata Pian d’Avane, che poi si disse Pian Franzese dalla famiglia Pranzesi detta Foresta, la quale costà fra Cavriglia e Gaville andò acquistando vaste possesioni. Ma innanzi de’Franzesi il possessore più antico che si conosca, mi sembra che fosse il gran conte Ugo Marchese di Toscana, il quale fino dal 970 donò e nel 998 confermò alla badia da esso fondata sopra Poggibonsi varii pendii con il corso delle acque di Utrica e di Meleto con le ripe di Castel nuovo, (credo d’Avane), presso il quale tuttora quei due fossi fluiscono. – Vedere AVANE (CASTELNUOVO D’).
Nei tempi più antichi il Pian di Avane, ossia Pian di Franzese, abbracciava quasi tutta la contrada fra Gaville e Cavriglia, costà dove ebbero signoria diverse famiglie magnatizie, fra le quali i Ricasoli, i Firidolfi, gli Ubertini di Gaville, i Benci e Serristori di Figline, e per donazioni fatte, ve l’acquistarono in seguito le badie dei Vallombrosani di Coltibuono, di Passignano, di Montescalari, e quella dei Benedettini di S. Maria in Mamma, detta la Badiola di S. Mamma dirimpetto a S.
Giovanni sulla ripa destra dell’Arno.
Apparteneva a quest’ultima badia la chiesa di S. Maria in Avane altrimenti detta di S. Maria all’Isola, perché situata fra il torrente di S. Cipriano, ossia di Meleto, e quello del Mulinaccio. La qual chiesa di Avane è rammentata in un privilegio concesso da Carlo Magno, o dai suoi successori alla badia di Nonantola, e più specialmente in una carta scritta nella badia di S. Mamma lì 18 novembre 1285, con cui quel priore affittò un pezzo di terra posto nell’Isola suddetta di S. Maria, della curia di Pian Alberti, poi di San Giovanni. – Vedere AVANE (S. MARIA IN).
La villa con l’annessa fattoria di Meleto in Pian Franzese spetta da gran tempo alla famiglia fiorentina dei marchesi Uguccioni, ora Uguccioni-Gherardi.
Il popolo di S. Cristina a Meleto costituiva parte dell’antica Lega d’Avane, e una comunità sua propria prima della riforma Leopoldina; comecchè la parrocchia di S. Cristina a Meleto nel 1551 non avesse che 295 abitanti e solamente 246 nel 1745.
La stessa parrocchia nel 1833 noverava 456 abitanti. – Vedere CAVRIGLIA.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 186.