MONTALBINO, o MONTE ALBINO
(Mons Albini) in Val d’Elsa.
– Contrada che ebbe un castello, e che ha dato il nome a tre popoli (S. Giusto, e S. Giorgio con S.
Lorenzo a Montalbino, ora riuniti) nel piviere di S. Pietro in Mercato, Comunità Giurisdizione e due in tre miglia toscane (ERRATA: a settentrione di Montespertoli) a ostro di Montespertoli, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Il castello, ora villa di Montalbino, è posto presso Monte Gufoni (ERRATA: fra il torrente Virginio e il fiume Pesa, lungo la strada provinciale volterrana) sopra una piaggia lungo una strada comunitativa che viene da Lucardo.
Di questo luogo s’incontra qualche piccola memoria nelle carte della badia di Passignano, una delle quali del 24 marzo 1114 scritta nel castello di Montalbino tratta della vendita fatta da due coniugi al predetto monastero della porzione di padronato che quelli avevano nella chiesa di S. Miniato a Fonte Rutoli.
Cotesto vocabolo di Mont’Albino dato ad una località poco lungi dal casale di Bignola, già detto Albiniaula, ci porta naturalmente a congetturare che tutta la contrada prendesse nome da qualche antico possessore della gente Albinia . – Vedere BIGNOLA.
Nel 7 febbrajo del 1307 ser Pepone rettore della chiesa di S. Lorenzo a Montalbino, per istrumento rogato in cotesta parrocchia, acquistò in compra una casa con 11 pezzi di terra posti nella villa e poggio di Cabbiano nella parrocchia plebana di S. Pietro in Mercato. – (ARCH.
DIPL. FIOR. Carte della Certosa di Fir.) Alla cura di S. Giusto a Montalbino fino dal secolo XVI fu annesso il popolo di S. Maria a Mensula. – Cotesta parrocchia nel 1833 contava 123 abitanti– Quella di S.
Giorgio e S. Lorenzo a Montalbino all’epoca medesima aveva 122 abitanti.
Lorenzo a Montalbino, ora riuniti) nel piviere di S. Pietro in Mercato, Comunità Giurisdizione e due in tre miglia toscane (ERRATA: a settentrione di Montespertoli) a ostro di Montespertoli, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Il castello, ora villa di Montalbino, è posto presso Monte Gufoni (ERRATA: fra il torrente Virginio e il fiume Pesa, lungo la strada provinciale volterrana) sopra una piaggia lungo una strada comunitativa che viene da Lucardo.
Di questo luogo s’incontra qualche piccola memoria nelle carte della badia di Passignano, una delle quali del 24 marzo 1114 scritta nel castello di Montalbino tratta della vendita fatta da due coniugi al predetto monastero della porzione di padronato che quelli avevano nella chiesa di S. Miniato a Fonte Rutoli.
Cotesto vocabolo di Mont’Albino dato ad una località poco lungi dal casale di Bignola, già detto Albiniaula, ci porta naturalmente a congetturare che tutta la contrada prendesse nome da qualche antico possessore della gente Albinia . – Vedere BIGNOLA.
Nel 7 febbrajo del 1307 ser Pepone rettore della chiesa di S. Lorenzo a Montalbino, per istrumento rogato in cotesta parrocchia, acquistò in compra una casa con 11 pezzi di terra posti nella villa e poggio di Cabbiano nella parrocchia plebana di S. Pietro in Mercato. – (ARCH.
DIPL. FIOR. Carte della Certosa di Fir.) Alla cura di S. Giusto a Montalbino fino dal secolo XVI fu annesso il popolo di S. Maria a Mensula. – Cotesta parrocchia nel 1833 contava 123 abitanti– Quella di S.
Giorgio e S. Lorenzo a Montalbino all’epoca medesima aveva 122 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 285.
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