MONTE LABREVE
già MONTE CABRENNA della Badia Tedalda, fra la Valle della Marecchia e quella del Metauro.
– Casale con chiesa parrocchiale (S. Martino) nella Comunità e circa 4 miglia toscane a scirocco della Badia Tedalda, Giurisdizione di Sestino, Diocesi di San Sepolcro, già Nulllus dell’Arcipretura di Sestino, Compartimento di Arezzo.
È posto sopra la cresta di un contrafforte, il quale diramasi verso grecale dall’Alpe della Luna raccogliendo le prime fonti del Metauro, che scendono dalla sua faccia volta a scirocco, mentre quelle della Marecchia fluiscono dall’opposto lato.
Una delle più antiche rimembranze di questo casale, designato allora sotto il nomignolo di Monte Cabrenna, sembra esser quella di un lodo del 1277 proferito dal cardinale del titolo di S. Martino, come giudice compromissario nelle differenze vertenti tra l’abate Tedalgrado , che allora dominava di pieno diritto la Badia Tedalda col suo distretto, ed i conti di Montedoglio, di Carpegna e di altri dinasti che avevano costà castelli, torri e giurisdizione. In vigore del lodo stato da noi citato all’Articolo MONTE BOTTOLINO, fu deliberato di assegnare all’abate Tedalgrado e ai suoi successori un circuito di territorio, dentro al quale restavano inclusi col castello della Badia Tedalda quelli di Monie Bottolino, Fresciano, Monte Fortino, Cicognaja , Monte Labreve, o Monte Cabrenna, S. Paterniano, Caprile, Monte Viajo, Roffelle, Cocchiale ec.
In seguito però Monte Labreve con tutti gli altri luoghi del distretto della Badia Tedalda ritornarono ai conti di Montedoglio, che per lunga età vi dominarono, finchè sotto dì 31 dicembre 1489, dopo la morte del conte Pier Noferi, il territorio stesso passò nel dominio della Repubblica Fiorentina con diversi patti e condizioni. – Vedere MONTEDOGLIO.
La parrocchia di S. Martino al Monte Labreve nel 1551 noverava 296 abitanti; nel 1745 ne contava solamente 116; e nel 1833 faceva 128 abitanti.
È posto sopra la cresta di un contrafforte, il quale diramasi verso grecale dall’Alpe della Luna raccogliendo le prime fonti del Metauro, che scendono dalla sua faccia volta a scirocco, mentre quelle della Marecchia fluiscono dall’opposto lato.
Una delle più antiche rimembranze di questo casale, designato allora sotto il nomignolo di Monte Cabrenna, sembra esser quella di un lodo del 1277 proferito dal cardinale del titolo di S. Martino, come giudice compromissario nelle differenze vertenti tra l’abate Tedalgrado , che allora dominava di pieno diritto la Badia Tedalda col suo distretto, ed i conti di Montedoglio, di Carpegna e di altri dinasti che avevano costà castelli, torri e giurisdizione. In vigore del lodo stato da noi citato all’Articolo MONTE BOTTOLINO, fu deliberato di assegnare all’abate Tedalgrado e ai suoi successori un circuito di territorio, dentro al quale restavano inclusi col castello della Badia Tedalda quelli di Monie Bottolino, Fresciano, Monte Fortino, Cicognaja , Monte Labreve, o Monte Cabrenna, S. Paterniano, Caprile, Monte Viajo, Roffelle, Cocchiale ec.
In seguito però Monte Labreve con tutti gli altri luoghi del distretto della Badia Tedalda ritornarono ai conti di Montedoglio, che per lunga età vi dominarono, finchè sotto dì 31 dicembre 1489, dopo la morte del conte Pier Noferi, il territorio stesso passò nel dominio della Repubblica Fiorentina con diversi patti e condizioni. – Vedere MONTEDOGLIO.
La parrocchia di S. Martino al Monte Labreve nel 1551 noverava 296 abitanti; nel 1745 ne contava solamente 116; e nel 1833 faceva 128 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 405.
We can't find the internet
Attempting to reconnect
Something went wrong!
Hang in there while we get back on track