MUCIGLIANI, e MUCIGLIANO

fra la Valle dell’Arbia e quella dell’Ombrone senese.

– Castello distrutto, dove sono poche case da contadini con chiesa parrocchiale (S.
Andrea) nel piviere di Vescona, Comunità Giurisdizione e circa 7 miglia toscane a maestrale di Asciano, Diocesi di Arezzo, Co mpartimento di Siena.
Risiede sulla sommità di una collina marnosa situata un miglio circa a grecale della villa Vescona e della strada R.
Lauretana, la cui schiena volta a levante acquapende nella Valle dell’Ombrone, mentre per gli altri lati dalla collina di Mucigliani scendono i rivi che danno origine e alimento al torrente Biena tributario dell’Arbia.
Fu cotesto castelletto insieme con l’altro di Vescona fra que’tanti che possedevano nella Scialenga i conti della Berardenga sino da quando un individuo della stessa prosapia nell’anno 1023, risedendo nel suo castello di Montaperto, assegnava al Monastero di S. Salvadore della Berardenga fondato dai suoi maggiori, alcuni beni e rendite della corte e distretto di Mucigliano . – (ANNAL.
CAMALD.) In seguito Mucigliani nel secolo XIII era posseduto da un Ranuccio di Griffolo (forse della stessa consorteria), a favore del quale il Comune di Siena nel 1251 confermò il dominio di Mucigliani. – In tempi più moderni cotesto luogo con i poderi annessi fu acquistato dalla famiglia patrizia sanese de’Saracini, che lo riunì alla sua tenuta di Vescona.
La parrocchia di S. Andrea a Mucigliani, o Mucigliano, nel 1640 noverava 29 abitanti; nel 1745 ne aveva 51, e nel 1833 contava 81 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 625.