PAGIANO
già PASIANO (Pasianum) nel Val d’Arno sopra a Firenze.
– Casale con chiesa prioria (S. Martino) filiale della pieve di Pitiana, nella Comunità Giurisdizione e circa 6 miglia toscane a settentrione di Reggello, Diocesi di Fiesole, Compartimento di Firenze.
Risiede in una piaggia alla destra del torrente Vicano di S.
Ellero presso il grande ospizio di Paterno e dell’annessa tenuta de’monaci di Vallombrosa.
In Pagiano possedevano una corte i conti Guidi fino da quando, per istrumento del 31 gennajo dell’anno 1104 rogato a Strumi nel Casentino, la contessa Imilia, figlia di Rinaldo detto Sinibaldo e moglie del Conte Guido Guerra, donò ai monaci della Vallombrosa nelle mani del loro abate generale il Cardinale Bernardo Uberti e dell’abate Teodorico, proposto della stessa congregazione religiosa, tuttociò che alla prefata contessa Imilia apparteneva e specialmente dei beni che il conte Guido Guerra suo consorte le aveva donato a titolo di Morgincap , ossia di dono mattutinale.
I quali beni si dichiarano situati lungo il torrente Vicano, compresovi l’alveo del fiume medesimo con le ripe dalla Melosa fino al giogo dell’Alpi , e dal giogo dell’Alpi fino alla terra di S. Ellero con la corte di Magnale, la chiesa e corte di Pagiano. – (CAMICI, Serie dei Marchesi di Toscana.) Anche una pergamena del Monastero di Vallombrosa, attualmente nell’Archivio Diplomatico Fiorentino, scritta nel dicembre 1146 in Paterno di Pasiano, appella alla rinunzia fatta da un devoto a favore de’Vallombrosani de’diritti che aveva sopra alcuni beni posti nel distretto del Castello di Magnale. Così un altro istrumento del 25 marzo 1181, della stessa provenienza, fu stipulato presso la chiesa di S. Martino di Pasiano , la cui popolazione a quella età era sottoposta al rettore abaziale residente in Magnale.
La chiesa di S. Martino a Pagiano, o a Pasiano, fino dal secolo XII apparteneva al piviere di Pitiana. – Vedere PATERNO DI VALLOMBROSA, e PITIANA.
La parrocchia di Pagiano nel 1551 contava 113 abitanti, nel 1745 ne aveva 349, e nel 1833 ne noverava 477.
Risiede in una piaggia alla destra del torrente Vicano di S.
Ellero presso il grande ospizio di Paterno e dell’annessa tenuta de’monaci di Vallombrosa.
In Pagiano possedevano una corte i conti Guidi fino da quando, per istrumento del 31 gennajo dell’anno 1104 rogato a Strumi nel Casentino, la contessa Imilia, figlia di Rinaldo detto Sinibaldo e moglie del Conte Guido Guerra, donò ai monaci della Vallombrosa nelle mani del loro abate generale il Cardinale Bernardo Uberti e dell’abate Teodorico, proposto della stessa congregazione religiosa, tuttociò che alla prefata contessa Imilia apparteneva e specialmente dei beni che il conte Guido Guerra suo consorte le aveva donato a titolo di Morgincap , ossia di dono mattutinale.
I quali beni si dichiarano situati lungo il torrente Vicano, compresovi l’alveo del fiume medesimo con le ripe dalla Melosa fino al giogo dell’Alpi , e dal giogo dell’Alpi fino alla terra di S. Ellero con la corte di Magnale, la chiesa e corte di Pagiano. – (CAMICI, Serie dei Marchesi di Toscana.) Anche una pergamena del Monastero di Vallombrosa, attualmente nell’Archivio Diplomatico Fiorentino, scritta nel dicembre 1146 in Paterno di Pasiano, appella alla rinunzia fatta da un devoto a favore de’Vallombrosani de’diritti che aveva sopra alcuni beni posti nel distretto del Castello di Magnale. Così un altro istrumento del 25 marzo 1181, della stessa provenienza, fu stipulato presso la chiesa di S. Martino di Pasiano , la cui popolazione a quella età era sottoposta al rettore abaziale residente in Magnale.
La chiesa di S. Martino a Pagiano, o a Pasiano, fino dal secolo XII apparteneva al piviere di Pitiana. – Vedere PATERNO DI VALLOMBROSA, e PITIANA.
La parrocchia di Pagiano nel 1551 contava 113 abitanti, nel 1745 ne aveva 349, e nel 1833 ne noverava 477.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 22.
We can't find the internet
Attempting to reconnect
Something went wrong!
Hang in there while we get back on track