PERCENA o PERCENNA
nella Valle dellâOmbrone sanese.
â Castello distrutto che ha lasciato il titolo a una chiesa parrocchiale col titolo di prepositura (S. Lorenzo) nella vicaria foranea, ComunitĂ Giurisdizione e appena mezzo migl. a levante di Buonconvento, Diocesi e Compartimento di Siena.
Ă tradizione che Percenna anticamente fosse una nobile terra, piuttosto che villaggio; e tale è probabile che sia stata tostochè la repubblica di Siena destinò questo luogo per residenza di un vicario maggiore, dalla cui giurisdizione dipendeva unâestesa contrada nella Val dâArbia, in Val dâOmbrone e in Val dâAsso. Infatti nello statuto sanese del 1310 si dice, che dal vicariato di Percena, altrimenti appellato delle Sette Terre, dipendevano gli abitanti di Percena, Buonconvento, Torrenieri, Lucignan dâAsso, S. Giovanni dâAsso, Monteron Grifoli, Vergelle, Chiusure dâAvena, Chiatina, Monte Franco, Borgo Furello, CasaledeâFrati, Abbadia Ardenga, Castiglion sopra Ombrone, Bibbiano Guilleschi, S. Innocenza, Saltennano, Borgo dâArbia, Seravalle, Montagutolo Joseppi, Quinciano, Lucignan dâArbia, Monteroni, S. Martino in Grania, oltre alcune altre minori borgate.
Gli abitanti del castel di Percena e lâabate di S. Antimo, come patrono della chiesa e avente qualche giurisdizione in cotesto paese, nellâottobre del 1212 unitamente incaricarono un loro rappresentante per sottomettere cotesto Comune alla Repubblica Sanese con la promessa dâinviare ogni anno a quella cittĂ un censo di lire 7 e soldi 16, tributo che nellâanno 1249 fu aumentato sino a lire 8.
Varie pergamene dellâArch. Dipl. Fior. rammentano questo paese; e di un Pepone da Percena notaro che nel dĂŹ 11 febbrajo 1333 rogò un atto nella chiesa plebana di CASTELNUOVO DELLâARTE, si fece menzione a cotestâultimo Articolo. â Inoltre due istrumenti appartenuti alla Badia Amiatina furono stipulati in Percena nel 16 giugno 1342, ed in entrambi si parla della propositura di S. Lorenzo a Percena e dei possessi situati nella vicina corte di Chiusure che questa chiesa diede in affitto per 45 fiorini annui.
AllâArticolo BUONCONVENTO dissi, che dalle rovine del castel di Percenna sorse questo di Buonconvento. La sua chiesa di S. Lorenzo era ridotta rovinosa quando nel 1830 il nobile sanese Giulio del Taja, ultimo di sua prosapia, la fece restaurare o piuttosto riedificare tutta a sue spese.
La prepositura di S. Lorenzo a Percena nel 1833 noverava 546 abitanti.
Ă tradizione che Percenna anticamente fosse una nobile terra, piuttosto che villaggio; e tale è probabile che sia stata tostochè la repubblica di Siena destinò questo luogo per residenza di un vicario maggiore, dalla cui giurisdizione dipendeva unâestesa contrada nella Val dâArbia, in Val dâOmbrone e in Val dâAsso. Infatti nello statuto sanese del 1310 si dice, che dal vicariato di Percena, altrimenti appellato delle Sette Terre, dipendevano gli abitanti di Percena, Buonconvento, Torrenieri, Lucignan dâAsso, S. Giovanni dâAsso, Monteron Grifoli, Vergelle, Chiusure dâAvena, Chiatina, Monte Franco, Borgo Furello, CasaledeâFrati, Abbadia Ardenga, Castiglion sopra Ombrone, Bibbiano Guilleschi, S. Innocenza, Saltennano, Borgo dâArbia, Seravalle, Montagutolo Joseppi, Quinciano, Lucignan dâArbia, Monteroni, S. Martino in Grania, oltre alcune altre minori borgate.
Gli abitanti del castel di Percena e lâabate di S. Antimo, come patrono della chiesa e avente qualche giurisdizione in cotesto paese, nellâottobre del 1212 unitamente incaricarono un loro rappresentante per sottomettere cotesto Comune alla Repubblica Sanese con la promessa dâinviare ogni anno a quella cittĂ un censo di lire 7 e soldi 16, tributo che nellâanno 1249 fu aumentato sino a lire 8.
Varie pergamene dellâArch. Dipl. Fior. rammentano questo paese; e di un Pepone da Percena notaro che nel dĂŹ 11 febbrajo 1333 rogò un atto nella chiesa plebana di CASTELNUOVO DELLâARTE, si fece menzione a cotestâultimo Articolo. â Inoltre due istrumenti appartenuti alla Badia Amiatina furono stipulati in Percena nel 16 giugno 1342, ed in entrambi si parla della propositura di S. Lorenzo a Percena e dei possessi situati nella vicina corte di Chiusure che questa chiesa diede in affitto per 45 fiorini annui.
AllâArticolo BUONCONVENTO dissi, che dalle rovine del castel di Percenna sorse questo di Buonconvento. La sua chiesa di S. Lorenzo era ridotta rovinosa quando nel 1830 il nobile sanese Giulio del Taja, ultimo di sua prosapia, la fece restaurare o piuttosto riedificare tutta a sue spese.
La prepositura di S. Lorenzo a Percena nel 1833 noverava 546 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 98.
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