PERIGNANO nel Val d’Arno pisano
– Casale già Castello con chiesa parrocchiale (S. Lucia) nel piviere, Comunità Giurisdzione e circa tre migl. a settentrione di Lari, Diocesi di Sanminiato, una volta di Lucca, Compartimento di Pisa.
È situato a piè delle ultime colline pisane che stendonsi fra il fosso Zannone e la fiumana di Cascina nel piano occidentale di Ponsacco all’ingresso della ubertosissima pianura colmata dal fosso di Rinonico o del Pozzale.
Erano anticamente in Perignano due chiese, S. Andrea e S. Lucia, entrambe manuali della distrutta pieve di Triana (Valtriana), siccome può vedersi nel catalogo delle chiese della diocesi lucchese del 1260. – Vedere LARI e TRIANA delle Colline pisane.
Di un’altra chiesa sotto il vocabolo di S. Maria a Perignano era patrono sino dal principio del secolo XI un C. Gherardo autore de’conti della Gherardesca, il quale nel 1004 assegnò la medesima coi suoi beni alla badia di S. Maria di Serena da esso lui fondata in un suo castello omonimo presso Chiusdino; ma l’abate di essa nel 1119 mediante vendita o permuta la rinunziò al vescovo di Lucca. Infatti Perignano fu compreso fra i feudi de’vescovi lucchesi nel diploma concesso da Arrigo VI al vescovo Guido nel 1194, quindi nel 1209 da Ottone IV e nel 1355 da Carlo IV confermato ai di lui successori con le seguenti parole, cum villis scilicet Perignano et Tanelle, silvis, pratis atque justitia, quae predecessor tuus (del Vescovo Guido) comparavit ab abbate de Serena.
Lascio agli eruditi la questione da alcuni messa in campo non so con quali prove per decidere, se a questo piccol villaggio debbasi l’onore di essere stato patria del Pontefice Urbano VI e di un Cardinal Francesco suo nipote.
La storia per altro non lascia in dubbio che fu costà in Perignano, dove i Pisani nel 1370 innalzarono fortificazioni di difesa contro i Fiorentini, le quali poi da questi ultimi nel 1389 vennero assalite prese e disfatte.
La parrocchia di S. Lucia a Perignano nel 1833 contava 677 abitanti.
È situato a piè delle ultime colline pisane che stendonsi fra il fosso Zannone e la fiumana di Cascina nel piano occidentale di Ponsacco all’ingresso della ubertosissima pianura colmata dal fosso di Rinonico o del Pozzale.
Erano anticamente in Perignano due chiese, S. Andrea e S. Lucia, entrambe manuali della distrutta pieve di Triana (Valtriana), siccome può vedersi nel catalogo delle chiese della diocesi lucchese del 1260. – Vedere LARI e TRIANA delle Colline pisane.
Di un’altra chiesa sotto il vocabolo di S. Maria a Perignano era patrono sino dal principio del secolo XI un C. Gherardo autore de’conti della Gherardesca, il quale nel 1004 assegnò la medesima coi suoi beni alla badia di S. Maria di Serena da esso lui fondata in un suo castello omonimo presso Chiusdino; ma l’abate di essa nel 1119 mediante vendita o permuta la rinunziò al vescovo di Lucca. Infatti Perignano fu compreso fra i feudi de’vescovi lucchesi nel diploma concesso da Arrigo VI al vescovo Guido nel 1194, quindi nel 1209 da Ottone IV e nel 1355 da Carlo IV confermato ai di lui successori con le seguenti parole, cum villis scilicet Perignano et Tanelle, silvis, pratis atque justitia, quae predecessor tuus (del Vescovo Guido) comparavit ab abbate de Serena.
Lascio agli eruditi la questione da alcuni messa in campo non so con quali prove per decidere, se a questo piccol villaggio debbasi l’onore di essere stato patria del Pontefice Urbano VI e di un Cardinal Francesco suo nipote.
La storia per altro non lascia in dubbio che fu costà in Perignano, dove i Pisani nel 1370 innalzarono fortificazioni di difesa contro i Fiorentini, le quali poi da questi ultimi nel 1389 vennero assalite prese e disfatte.
La parrocchia di S. Lucia a Perignano nel 1833 contava 677 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 105.
We can't find the internet
Attempting to reconnect
Something went wrong!
Hang in there while we get back on track