RANCO sul Cerfone

nella Val Tiberina.

– Castello ridotto a Villa con chiesa plebana (SS. Lorentino e Pergentino) nella Comunità, Giurisdizione Diocesi e Compartimento d’Arezzo, da cui trovasi 9 miglia toscane a libeccio e 12 miglia toscane passando per la strada regia dell’Adriatico.
Risiede in costa sulla ripa sinistra del torrente Cerfone, a cavaliere della strada regia di Urbino. – Credo che debba riferire a questo castello quel Ranco, del quale trovasi fatta menzione in una carta del 1068 riportata negli Annali Camaldolensi relativa a certa donazione di beni fatta alla chiesa di S. Pier Piccolo di Arezzo.
In questo luogo ebbero signoria i Tarlati di Pietramala, anche dopo che questi raccomandaronsi nel 1340 con i loro castelli al Comune di Arezzo cui si obbligarono pagare per il Castello di Ranco l’annuo tributo di un cero.
Quindi è che l’Imperatore Carlo IV con diploma del 1356 comprese il Castello di Ranco fra i paesi sottoposti al Comune aretino, quantunque vi dominassero costantemente i Tarlati, anche sulla fine del secolo XIV. – Fra i suoi dinasti citerò Alberto di Alamanno Tarlati aderente del Conte di Virtù, il quale nel 1390, essendo in guerra coi Fiorentini, da cotesto castel di Ranco colle sue masnade faceva scorrerie e danni nel territorio del Comune di Firenze; comecchè nel 1391 Alberto Tarlati ottenesse perdono, allorchè si pose insieme col castello di Ranco, sue pertinenze e vassalli a discrezione della Signoria di Firenze, dalla quale per istrumento del 28 novembre di detto anno fu ricevuto in raccomandato.
La stessa accomandigia fu rinnovata nel 15 settembre 1441 a favore di Giovanni e fratelli Tarlati signori di Ranco con certe condizioni di una sottomissione al Comune di Firenze più decisa della precedente. – (ARCH.
DELLE RIFORM. FIOR.) La pieve di Ranco nei secoli XIII al XIV aveva per suffraganee le parrocchie di Albiano, Bagnaja, Bivignano, Castiglioncello Colle, Carciano, Cerreto, Torsignano, Fabiano, Scandolaja, e Badia di S. Veriano.
Attualmente la pieve medesima conservasi matrice delle seguenti otto chiese parrocchiali. 1. S. Maria a Scandolaja; 2. S. Angelo a Bagnaja; 3. S. Giovanni a Torsignano, o a Colcello; 4. S. Apollinare in Albiano; 5.
S. Veriano alla Badia; 6. S. Maria a Bivignano; 7. SS.
Biagio e Cristofano a Savorgnano; 8. S. Stefano nel pian d’Anghiari.
Si crede che da Ranco traesse l’origine la nobil famiglia aretina Brandaglia.
La parrocchia de’SS. Lorentino e Pergentino in Ranco nel 1833 contava 159 abitanti 37 dei quali entravano nella Comunità di Anghiari.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1841, Volume IV, p. 723.